Si tratta di Federico Lombardo, conte di Monte Jato, alla guida dell’azienda Firriato. Dopo aver sposato Irene Firriato, figlia del fondatore, l’uomo è entrato a far parte della famiglia e a gestirne l’impresa. Una realtà di 32 etichette e un fatturato di circa 20 milioni di euro, ai primi posti tra i produttori di vino made in Italy.
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Il conte di Monte Jato per svogere la sua attuale attività ha avuto l’approvazione della suocera Vinzia: per la prima volta, infatti, un esterno entrava nell’azienda, amministrata da sempre dal suocero. L’ingresso nella Firriato è avvenuto, perciò, in punta di piedi: “Avevo molti complessi di inferiorità”, racconterà nel corso della puntata, dovuti proprio alla consapevolezza di ricoprire un ruolo molto importante.
Chiamato “conte” dagli operai, Federico Lombardo si occupa di marketing e comunicazione, attento a valorizzare il prodotto attraverso la promozione del territorio e della zona di produzione. Un impegno cui assolve con dedizione, dedicando gran parte del suo tempo all’impresa in cui la sua presenza è una costante.
Il Boss in incognito della prima puntata
Questa sera lo vedremo trasformarsi in apprendista per infiltrarsi tra i propri dipendenti, conoscerli da vicino e osservarne l’operato. Con il pretesto di un reality show infatti, le telecamere entrano nelle aziende. I lavoratori vengono coinvolti in quanto giudici del concorrente che, se riuscirà a dimostrarsi idoneo, conquista un contratto, il premio previsto dal falso talent.
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Proprio come concorrente, opportunamente cammuffato, il boss si introduce tra i dipendenti. Dai momenti vissuti fianco a fianco, si delineano le vicende personali, le più disparate situazioni familiari, vicende che colpiscono lo spettatore. A volte invece, oltre a commuoversi, il protagonista si trova ad ascoltare critiche nei confronti dei vertici che lo toccano da vicino. Al termine della finta prima parte di riprese, il “boss in incognito” svela la vera identità che si nasconde dietro la trasformazione fisica; preso atto delle critiche ascoltate, distribuisce bonus verso i più meritevoli.
Abbandonata l’ironia di Costantino della Gherardesca, Flavio Insinna ha scelto di essere una voce narrante più defilata rispetto al suo predecessore, conferendo al programma il tono paternalistico che contraddistingue anche i pacchi di Rai 1.