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La calda e famigliare voce di Flavio Insinna introduce la puntata. Subito dopo arriva Giuseppe Di Martino che presenta la sua storia e quella del Pastificio Di Martino, con sede a Gragnano. Tra le imprese fatte di recente quella dell’acquisizione e rilancio della pasta Amato.
Anna, la compagna del Boss, afferma di essere il suo punto fisso, mentre Di Martino sostiene che un padre migliore del suo è difficile possa esistere. Subito dopo conosciamo anche Valerio e Marco, i due figli della coppia. Il più grande ha avuto dei problemi e nei primi tre anni di vita non ha parlato.
Il boss in incognito sarà Giordano. I figli sono entusiasti del travestimento, ma oggettivamente nelle puntate precedenti ce ne sono stati di migliori; appare eccessivo, facilmente scopribile, e i lineamenti poco mascherati.
Michele è il coltivatore di grano che accoglie Giordano nel suo campo. Il primo problema è quello di salire sopra il carro dove ci sono sacchi con i semi di grano. Completamente spaesato il boss in incognito, fatica anche a sollevare un sacchetto da 25 chili.
“Uno così se fa tre giorni nei campi, lo dobbiamo buttare via“. La situazione non migliora alla guida del trattore: Giordano prima impantana il mezzo agricolo e poi rompe la leva della seminatrice, costringendo l’operaio a perdere tutta la mattinata di lavoro.
Arriva il momento confessioni: Michele è sposato da poco, ha un bambino di 6 mesi e da quando era tredicenne lavora nei campi. L’uomo ha perso una sorella, malata di leucemia, che se n’è andata quando aveva solo sette anni. L’operaio si commuove ricordandola.
Secondo giorno di lavoro, Francesco lo accompagna nel processo di produzione della pasta. Prima cosa pulire la pressa, fase preparatoria per impostare due semplici ingredienti: acqua e semola. Seconda azione: cambio della trafilatura in bronzo. Giordano la posizione storta e l’operaio per rimediare, mette in atto una manovra rischiosa.
Prima di partire con la vera produzione, è necessario fare uno spurgo. I primi tortiglioni escono e il Boss ne assaggia uno. Ora che i macchinari sono avviati, arriva il momento del caffè. Francesco era un dipendente dell’industria Amato ed è stato 3 anni in cassa integrazione.
L’uomo racconta le difficoltà di quel periodo e di aver avuto il terzo figlio proprio in quei giorni: “Quando sono rientrato nel pastificio avevo i brividi“. Francesco ama questo lavoro e più che per soldi lo fa per passione.
Francesco lascia Giordano a Vincenzo, il quale mostra come trasportarein magazzino carichi di pasta con il muletto. Alla guida il boss in incognito è davvero una frana: in rapida successione rompe due pedane. Nemmeno la professione di magazziniere fa per lui.
Enzo ha preso il posto di lavoro del padre, quando questo è morto per un tumore: “L’ho fatto per dare un senso ai suoi 35 anni di fatica“. Il decesso è avvenuto una settimana prima che l’operaio si sposasse.
Vincenzo è un super fan di Vasco Rossi e ha due figlie gemelle di 14 anni. L’operaio candidamente ammette che arriva a fine mese, senza tantissimi problemi. Ecco un altro segreto: l’uomo ha sconfitto una grave malattia: “una cosa bruttissima, non ne parliamo“.
Arrivato in albergo Vincenzo riceve un video messaggio di Flavio Insinna con i suoi due figli, i quali lo accusano di essere tirchio. Subito dopo però arrivano le dichiarazioni ricche d’affetto.
Giordano affiancherà Michele nella fase di confezionamento della pasta. Il boss in incognito appare in netta difficoltà in ogni sua azione, compreso quello di creare una piccola ed innoqua scatola. L’operaio inizia a dimostrare insofferenza.
Michele ha tre figli, la più grande ha 17 anni e vuole prendre psicologia all’università. L’operaio ammette la volontà che i propri eredi proseguano gli studi. Anche lui è un ex dipendente del pastificio Amato.
Il figlio, di dieci anni, aveva un sospetto autistico, quindi gli unici giorni di ferie, se l’è presi per accompagnarlo a Roma per visite e test. La cosa più brutta è stata quella di non aver potuto comprare regali ai bambini durante il periodo di difficoltà della precedente azienda.
Recentemente l’azienda ha avviato una linea di prodotti mediterranea; tra questi c’è il tonno. Sara sarà il tutor di Giordano in questo particolare compito. I due battibeccano sin dai primi secondi con l’operaia che riprende continuamente l’uomo.
Arriva anche la fase di inscatolamento. Sicuramente questo è il compito che il Boss in incognito ha svolto meglio, ma senza eccedere sia chiaro.
Sara da lontano ha scambiato Giordano con l‘ex marito. La donna ha superato questo momento grazie al suo attuale compagno. I due non convivono e ci sono problemi causati dalla differenza d’età e dalla precedente vita di lei, che non le consente di sposarsi in chiesa.
Arriva il momento della verità tutti i dipendenti sono stati convocati nello studio e scopriranno che Giordano è il boss in incognito. Il primo è Michele che riceve un buono di 5.000 euro: “Parte di questa somma andrà al centro dove è stata ricoverata mia sorella“.
Sara continua a piangere ma riceve dal Boss un soggiorno a Milano con ingresso al derby Milan-Inter, un assegno di 3000 euro e un weekend da principessa. Il secondo Michele viene bacchettato perché ha fatto togliere in ritardo i braccialetti a Giordano però riceve ugualmente un viaggio per tutta la famiglia in un famoso parco di divertimenti francese e una borsa di studio di 5000 euro per la figlia.
Francesco ammette subito la leggerezza commessa e riceve la promozione a pastaio e una crociera per tutta la famiglia. Questo finto pathos appare pesante e fastidioso. Infine ecco Vincenzo, reo di non aver fatto indossare la cuffia per i capelli ma che riceve un viaggio a Parigi per tutta la famiglia, un cd e 4 biglietti per il prossimo concerto di Vasco Rossi, con tanto di accesso al backstage.
La puntata termina con l’incontro tra Flavio Insinna e Giuseppe Di Martino. Boss in incognito torna lunedì prossimo, 1 febbraio, alle 21.15 sempre su Rai2.