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All’inizio gli aspiranti chef erano in 100, ma solo 20 sono riusciti a conquistare il grembiule: ora sono in tre. La finale inizia con delle clip che ripercorrono l’esperienza nel programma dei tre concorrenti rimasti.
“Vedervi indossare la giacca da chef è un onore”, esordisce Cracco. Stasera la Mistery Box contiene i tre piatti che hanno caratterizzato la storia di Erica, Lorenzo e Alida nel programma. Sono la prima ricetta che hanno preparato: nella scatola vicino ai giudici, si nasconde uno schermo che mostra le rispettive “prime volte” davanti a Cracco, Bastianich, Barbieri e Cannavacciuolo.
I tre sollevano le rispettive cloche: sotto trovano gli ingredienti che avevano utilizzato quando si sono fatti conoscere dai giudici, ma il piatto dovrà essere diverso. Erica trova uova e farina, dato che aveva preparato i cappelletti, Lorenzo il petto d’anatra e Alida il baccalà. Si corre in dispensa: 45 minuti di tempo a disposizione per la realizzazione di questa “evoluzione” della loro prima preparazione.
Erica ha voluto dimostrare la sua crescita stravolgendo il piatto: quel che prima era dentro, ora è fuori. Senza stravolgere le sue peculiarità, ha voluto creare dei tortellini gourmet.
Lorenzo ha utilizzato fois gras e tartufo, due ingredienti che prima non avrebbe saputo maneggiare. Alida ha optato per una doppia cottura del baccalà, che ha preparato in sfoglia.
I giudici sono tutti concordi nel constatare quanto tutti siano cresciuti. E l’evoluzione maggiore, a parere unanime, l’ha avuta Erica. Lorenzo si consola: chi va bene alla Mistery Box tanto, poi va male all’Invention Test.
Erica va in dispensa. Sotto le cloche ci sono tre piatti di alta cucina, tutti opera di chef donne. Iside De Cesare ha portato trota in oliocottura alle erbe e salsa di cetriolo, Antonia Klugmann animelle di vitello, latte e limone candito e, infine, Marianna Vitale minestra di mare con frutta e verdure di stagione, che conta circa 50 ingredienti.
Il vantaggio di Erica consiste nella scelta: può decidere sia quale piatto assegnare a sé che agli altri due. In più, a differenza dei compagni, può avere spiegazioni su come cucinare i piatti.
Lorenzo è incredulo: com’è possibile che esista un piatto dove ci sono 50 ingredienti? Il ragazzo sperava nelle animelle, invece Erica ha voluto giocarsi la finale su un ingrediente con cui non si è mai cimentata: sapendo che Lorenzo aveva già sperimentato l’oliocottura, a lui ha destinato la minestra di Marianna Vitale. Ad Alida va ovviamente la trota in oliocottura.
I cestini con le materie prime sono già pronti in dispensa: bisogna solo andarli a prendere. 45 minuti per la prova, durante la quale si può chiedere un solo aiuto alla chef per un’assistenza che può durare solo 5 minuti.
Si procede all’assaggio. La prima è Erica: l’impiattamento è identico osserva Barbieri, mentre l’autrice trova che l’unico errore sia la salsa. Tocca quindi a Lorenzo, che si è trovato in difficoltà: troppo peperoncino per Cracco. La Vitale, che prima aveva commentato con Cannavacciuolo che il ragazzo stesse andando “una chiavica”, si complimenta: il piatto era difficile, e aveva ragione Cannavacciuolo a dire che Lorenzo è l’uomo dei miracoli. Infine Alida: “salsa granulosa, ma gli elementi ci sono” per la De Cesare.
Siamo al verdetto: ancora una volta, Erica si salva. Uno tra Lorenzo e Alida dovrà uscire: si tratta del ragazzo, la cui minestra aveva una consistenza più da insalata. Lorenzo è il terzo classificato.
L’ultimo confronto sarà tra Erica e Alida, entrambe emozionatissime. In palio, 100mila euro in gettoni d’oro e la pubblicazione di un libro di ricette. Per l’occasione i giudici indossano la giacca nera, e i colleghi via via sconfitti tornano per assistere dalla balconata. Non solo: a fare il tifo arrivano il fidanzato e la suocera di Alida e i genitori di Erica.
Le due ragazze hanno ideato un menù degustazione che le rappresenti al meglio. Per Giovanni sarà una sfida tra il tecnicismo e la freddezza di Alida contro la semplicità e il calore di Erica.
Due ore e mezza il tempo a disposizione: dopo un’ ora potranno presentare il primo piatto. Possono andare in dispensa tutte le volte che vogliono.
Alida parte a razzo: pulita, ordinata, per Rubina è una macchina da guerra. Ma Erica tratta con più cura gli alimenti e punta tutto sulla qualità: si è fatta portare frutta e verdura da casa. Appena pronto, le ragazze possono suonare il campanello per avvertire gli chef.
Alida affumica la ricciola al momento del servizio: si parla di piatto da chef stellato. Erica poggia la capasanta su cioccolato bianco: per Cannavacciuolo potrebbe aver scoccato una freccia decisiva.
Le ragazze hanno adottato strategie diverse: più piatti per Erica, mentre Alida mira alla difficoltà. Il problema arriva al momento del dolce: Alida trova la crema congelata, e risolve invertendo la rotta su un sorbetto. Invece Erica non si era accorta che l’abbattitore fosse a -12 gradi: la base del suo dolce si è indurita troppo. Ma anche lei non demorde, e riesce a trasformarla in un tortino al cioccolato.
Quando i quattro giudici si riuniscono per decretare la vincitrice, Cannavacciuolo suggerisce di non dare troppa attenzione al dolce: erano tutte e due stanche.
Siamo alle ultime battute: mai visto un livello così alto, concordano Cracco, Bastianich, Barbieri e Cannavacciuolo. Cracco apre la busta e dà il reponso: la vittoria va ad Erica. Alida, che poco prima sosteneva che mai avrebbe servito un tortino al cioccolato, adesso non è più della stessa opinione; avrebbe dovuto affrontare la prova con più semplicità, dice.
Ora che ha vinto, Erica può riabbracciare la piccola Emma, convinta di poterle dimostrare che la sua mamma può farcela.