Ritroveremo però Alessandro Borghese e Bruno Barbieri che, insieme a Esposito, saranno la nuova triade di Junior MasterChef Italia 3. Gennaro Esposito è Chef alla Torre del Saracino, ristorante da due stelle Michelin a Vico Equense sulla costiera amalfitana.
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I responsabili di Sky annunciano che la ripresa del programma (che ha moltissime edizioni in giro per il mondo) ha anche un fine educativo: “vogliamo dimostrare che i ragazzini di oggi sanno fare anche altro al di fuori di avere un I pad sempre in mano”.
I piccoli concorrenti, infatti, avranno un’età compresa tra gli 8 e i 13 anni e sono stati selezionati attraverso casting realizzati in tutt’Italia. Tra i giovanissimi concorrenti che da giovedì affolleranno di nuovo le cucine di Sky Uno, ci saranno molte personalità. Bambini e adolescenti che hanno davvero una passione per la cucina e a casa, hanno già appreso l’arte di spadellare insieme a mamme e nonne. Ci saranno in questa edizione, il secchione, lo spiritoso, l’introverso, il riflessivo, il ragazzino preciso che non lascia nulla al caso, il sornione al quale basta uno sguardo di sottecchi per far capire quello che pensa senza parlare.
Tutti hanno una spiccata predisposizione per la cucina e portano a Junior MasterChef i sapori e gli odori delle terre da cui provengono.
La new entry Gennaro Esposito ha già spiegato ai piccoli aspiranti Chef come ha capito di voler essere un cuoco fin da piccolo. “Nalla maniera più semplice” dice. “Avevo sette anni e un giorno trovai nel frigorifero di casa, un piatto di pasta al pomodoro avanzata dal giorno prima. Decisi di farne una frittata. e quando l’ho assaggiata mi sono detto che l’esperienza poteva anche continuare: il sapore era davvero buono”. Successivamente ha lavorato nel laboratorio di pasticceria di uno zio, ma non ha mai considerato la preparazione dei dolci una fatica, al contraio… un dolce piacere.
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La vincitrice della prima edizione
Promette di essere un giudice comprensivo ma anche severo, a seconda delle circostanze. E premierà soprattutto il talento. Lo Chef ha ammesso di aver accettato il ruolo di giudice per osservare e valutare il punto di vista dei bambini in cucina. Vuole vedere fino a quanto si spinge la creatività dei mini cuochi fino a 13 anni e quanti sono gli spunti che possono dare ai telespettatori per la realizzazione di ricette originali.
Alessandro Borghese svela che la madre non era brava in cucina quando lui era piccolo. E. grazie al padre, ha conosciuto e amato la cucina partenopea. Ha preferito l’attività sul campo alle classiche scuole alberghiere.
Bruno Barbieri dice che l’amore per la cucina è sempre stata una caratteristica della sua famiglia dove si sono impiegati solo prodotti coltivati in proprio.
Tutti e tre ribadiscono di voler insegnare anche ai bambini che non devono esistere sprechi e devono avere rispetto per il cibo. E anche nelle varie puntate del baby cooking show tutti gli ingredienti vengono dosati e c’è una mensa interna.Borghese e Barbieri sono stati colpiti, nelle edizioni precedenti, dallo spirito di collaborazione dei bambini: fanno squadra e si aiutato tra di loro. E soprattutto non polemizzano mai come fanno, invece, i colleghi adulti.
Il vincitore della scorsa edizione è stato Andrea.