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Il leader del Movimento 5 Stelle, tornato di nuovo a teatro con lo spettacolo Grillo contro Grillo, parlerà delle dimissioni della Guidi, primo vero colpo per il premier Renzi e quello che il comico e capo politico Grillo ha definito “governo delle lobby”.
Nel corso della puntata si tornerà inoltre sulla riforma del sistema pensionistico, sulle pensioni d’oro e i tanti casi di “parentopoli” nelle amministrazioni locali. Seguendo inoltre la polemica che ha tenuto banco nei media nei giorni scorsi, quella cioè tra vegani e “carnivori”, nel talk show è previsto anche uno spazio dedicato all’alimentazione. In particolare, le regole da seguire perché la nostra alimentazione sia sana e sicura.
Nello studio di Gianluigi Paragone ci saranno Emanuele Fiano del Partito Democratico, Alfonso Bonafede del Movimento 5 Stelle, Irene Pivetti, Mariano Rabino di Scelta Civica, i giornalisti Antonio Caprarica, corrispondente Rai, e Claudia Fusani de L’Unità, l’economista Marco Veronese Passarella, Rosario Trefiletti di Federconsumatori e, infine, Elenoire Casalegno.
L’intervista a Beppe Grillo si rivelerà sicuramente un momento in grado di attirare l’attenzione dei telespettatori. Grillo infatti, centellina le propria apparizioni televisive: inizialmente, aveva sconsigliato anche ai rapprententanti del suo movimento di non prendere aparte a dibattiti sul piccolo schermo. Comunicatori ai loro primi passi, con l’ingresso in Parlamento l’ingresso nei salotti pomeridiani e serali è divenuto inevitabile, finendo per lanciare, su tutti, Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista. Lo stesso Grillo invece, nel maggio 2014, aveva deciso di rispondere all’invito di Bruno Vespa scegliendo, in campagna elettorale, Porta a porta per parlare a un pubblico diverso rispetto a quello che lo seguiva in rete. Si era trattato di un evento televisivo, attraverso cui grillo aveva cercato di accreditarsi come interlocutore istituzionale, diverso dal personaggio antisistema che i critici gli attribuivano.
Questa sera invece, la sua presenza nel talk show di Paragone avrà una valenza totalmente diversa, essendo il programma fortemente critico nei confronti dell’Unione Europea e del governo. Al comico che è anche leader politico insomma, spetterà tornare a vestire il ruolo di personaggio di rottura per cui gli elettori lo hanno premiato alle urne.