{module Pubblicità dentro articolo}
Si inizia come al solito con il riassunto della puntata precedente. Poi tutti a bordo: si attraversa il lago D’Orta per arrivare da Chef Cannavacciuolo.
Arrivati a Villa Crespi, Chef Cannavacciuolo avverte i ragazzi di non commettere errori.
Il primo piatto da preparare (di quelli proposti dallo Chef) è una capasanta con i funghi. Seguono Ravioli ai fiori, spezzatino di pesce e dolce. Ma i ragazzi saranno assistiti dai tutor. Devono cucinare per 15 persone tutte grandi esperti culinari. E quindi il compito è arduo. I quattro semifinalisti indossano le divise come i tutor.
Il tempo scorre, Nicolò, con il suo dialetto romano fa osservazioni e si mostra molto in forma. Comincia ad impiattare prima degli altri. Gli antipasti di Nicolò, infatti raggiungono prima di tutti la sala e le difficili commemsali. Ognuno dei semifinalisti si presenta ai commensali e descrive il proprio piatto. Con il dolce di Aisha si chiude la carrellata di piatti.
A dare un giudizio sarà Chef Cannavacciuolo: su lui cade una grande responsabilità, scegliere il migliore e mandarlo direttamente in finale. Ma dopo la pubblicità.
Chef Cannavacciuolo sceglie Nicolò che adesso è il primo finalista di Junior MasterChef Italia 3.
Gli altri tre devono affrontare il Pressure test molto particolare. Dovranno cucinare quante più uova in camicia possibile. Il tempo è di soli 10 minuti. Quando si va alla verifica, Aisha ha il minor numero di uova ben cucinate.
Nel secondo step del Pressure, ognuno dei tre concorrenti parte con trenta minuti, cui si sommano 10 minuti per uovo buono. Con i minuti a disposizione i tre ragazzini possono “acquistare” all’asta un metodo di cottura. Si sceglie tra la frittura, il vapore, il sottovuoto. Alla fine si dovrà cucinare col tempo rimasto e conteggiato.
Aisha vince la gara del vapore, Stefania quella della frittura, Lorenzo quella del sottovuoto. Lorenzo ha più minuti a disposizione. Dopo pochissimi minuti di spesa, tutti a cucinare.
E quando si passa agli assaggi, ad Aisha vien detto che ci ha messo troppo aglio. Ma a raggiungere Nicolò in balconata ed a disputare la terza finale di Juinior MasterChef è Stefania.
I due finalisti, dunque, sono Nicolò e Stefania.
E la finale adesso ha inizio. Ma prima c’è la pubblicità.
Si torna subito in studio con le due postazioni della finale. I due finalisti devono presentare un menù tutto ideato da loro. Stefania presenta: Concetrato di “Me-nù” ne senso che le pietanze parlano di lei stessa e del menù.
Il menù di Nicolò si chiama Il mio gioco. I due ragazzi saranno aiutati dai due vincitori delle passate edizioni. Emanuela, prima juinior masterchef aiuta Stefania. Andrea, secondo junior masterchef, darà una mano a Nicolò. Per preparare il menù completo hanno a disposizione due ore. E se vogliono l’aiuto di Emanuela e Andrea, i due finalisti suoneranno un campanello. Potreanno chiedere consigli per dieci miunuti ogni ora.
A Stefania non viene la cialda. Ma lei ha un’ideona che sembra possa salvarla. Intanto, finito il tempo, Nicolò e Stefania hanno 15 minuti per servire l’antipasto.
L’antipasto di Stefania, naturalmente non ha la cialda, ma piace ai giudici. Gennaro Esposito avrebbe messo un po’ più di limone.
Si passa ai primi piatti. Per Nicolò Carbonara a modo mio. Commenti entusuasti. Ma c’è qualche lamentela per Stefania: è la seconda volta che promette ma non mantiene, dicono i giudici.
Per i secondi piatti, è Nicolò ad avere qualche appunto. Ma si passa al dolce che sarà determinante per vincere la sfida.
Quello di Nicolò piace e convince. Anche quello di Stefania. Adesso i giudici si riuniscono per decidere il vincitore.
Ad aggiudicarsi il titolo di terzo Junior MasterChef d’Italia è Nicolò.