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I due protagonisti stanno per cominciare, ma non sanno dove dovranno andare. Solo uno dei due potrà salire a bordo dell’aereo extralusso che è sulla pista dove arrivano. L’altro volerà su un altro aereo in economy class. L’hostess li sottopone a un test di cultura generale: vince furbescamente Rubio, Costantino è rammaricato e si autodefinisce “imam del lusso”.
Arrivati a destinazione, vengono portati in un grande mercato della città. Qui la prima prova: devono recuperare 5 oggetti all’interno del suk indicatigli da un mercante. Per farlo non devono sforare un preciso budget o altrimenti ricorrere al baratto. Le diversità tra i due protagonisti si nota, ma il connubio pare riuscito. Rubio più verace, Costantino più arguto e chic: rispettano i loro personaggi, ma non per questo perdono in spontaneità.
Costantino si prende la rivincita: vince la prima prova portando al mercante tutti gli oggetti. “Credo di aver vinto perché Rubio è più scemo di me”, dice il conduttore di Pechino Express. Il primo andrà in una clinica extralusso per una visita approfondita ai denti, mentre lo chef andrà da un dentista che cura gente comune. Lo studio dell’odontoiatra più “semplice” fa paura, malmesso e non proprio pulito. Non invidiamo affatto il volto di “Unti e bisunti”, che scorge all’interno del locale medico una bottiglia piena di denti estratti dal dottore. Anche per questo, trova una scusa e se la da a gambe.
Arriva il momento della prova di coppia. Devono mangiare in un tempo limitato una quantità di cous cous maggiore di quella abitualmente consumata da un record-man locale. Nonostante le difficoltà, ce la fanno. Ora potranno godersi un premio extralusso: possono spendere una cifra pari a 500 euro e alloggeranno in una suite in un albergo esclusivo.
Superata la paura di non riuscire ad abbuffarsi in tempo utile, i due si danno allo shopping, acquistando un caftano a testa. Ovviamente a dare consigli di stile è Costantino e Rubio si fida di lui. Arrivano in albergo e la stanza è superelegante, anche con delle rose sul letto. A differenza del collega-avversario, lo Chef apprezza la residenza ma confessa di amare la semplicità. Costantino invece si rilassa come un pascià e non vorrebbe tornare a Milano per rimanere in quel contesto da sogno.
Pacchia finita: è tempo di una nuova sfida, uno contro l’altro. I due devono raggiungere un’oasi, dove si terrà la prova, a bordo di un motorino vecchissimo. Giunti a destinazione, li attende un compito non semplicissimo. Devono salire ognuno su un cammello. E non finisce qui: devono recuperare, muniti di pinze, dei vestiti da beduini appoggiati alle palme. Poi li devono indossare. Chi arriva primo al traguardo del percorso previsto andrà in un hammam, un tipico centro benessere marocchino, ovviamente di grande classe. A vincere è Chef Rubio.
Esilarante la scena nell’hammam “povero”: Costantino viene girato e rigirato come un sacco di patate dal massaggiatore, che lo prende a secchiate in faccia. Lui stesso dice: “Vedermi sculacciato e sbattuto sul marmo è stato uno spettacolo grottesco”. Rubio invece se la gode, anche con la manicure.
I due protagonisti dell’adventure show devono riuscire ad aprire otto scatole fino a trovare un doblone d’oro, sempre in un tempo limitato. Dentro i contenitori però ci sono dei serpenti, sembra velenosi. Rubio è spaventato ma si cimenta ugualmente. Prova comunque abbastanza pericolosa. Costantino è più fortunato: nella maggior parte dei casi, i serpenti nelle sue scatole dormono e così non gli creano problemi. Vincono la prova: altri soldi e albergo deluxe.
La tentazione di mangiare il cibo del posto coglie Rubio, che trascina Costantino nella Marrakech più popolare. Qui i due mangiano prodotti tipi del posto: lo chef dà spiegazioni sugli ingredienti, mostrando tutte le sue abilità quanto a conoscenza dello street food. Contrariamente a quanto previsto, su richiesta di Rubio i protagonisti vanno a riposare in un ostello, rinunciando al grand hotel. Della Gherardesca è un po’schizzinoso, anche perché devono dormire su letti a castello, in attesa di altri ospiti con cui potrebbero condividere la stanza.
Terzo giorno in Marocco: Costantino e Rubio devono affrontare la prova rimpatrio. Chi vince tornerà in Italia comodamente in aereo, chi perderà sarà costretto a subirsi 53 ore di autobus. Sono attesi in un’abitazione in città. Si prospetta una gara spassosa: devono ballare e cantare una tipica danza del posto. A giudicare le loro performance 5 ballerine. Costantino sculetta e saltella, Rubio dice che a Frascati lo chiamano “Il Nureyev del Lazio”. Se ne accorgono evidentemente anche le giudici, vince Rubio. E Della Gherardesca simpaticamente rosica.
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Finisce qui la puntata pilota di “Il ricco e il povero”. Un programma ben fatto, non troppo lungo e soprattutto molto divertente da seguire. Azzeccatissima la scelta dei protagonisti, diversi ma complementari. Della Gherardesca conferma la sua verve, Chef Rubio non ha sfigurato davanti al più titolato (non solo dal punto di vista nobiliare) collega. Lo si potrebbe definire una sorta di mini-Pechino Express, ma molto più leggero e spassoso, reso tale dall’autoironia dei suoi due volti, simpaticamente nemici ma in realtà affiatati sin dalle prime battute.
Non resta a questo punto che aspettare l’inizio del programma, previsto per la prossima stagione televisiva.