Manca all’appello solo il “bottone d’oro” del quarto giudice: Frank Matano. Nessuno riesce a capire che tipo di talento stia aspettando.
La danza è una delle grandi protagoniste della quinta puntata di Italia’s got talent. Si inizia con una compagnia di ballo d’eccezione protagonista di una performance ricca di tenerezza. Per un altro concorrente, invece, la voglia di partecipare al programma è così forte che, per arrivare alle audizioni, riesce a vincere la sua paura di volare.
Ne varrà la pena? Uno dei giudici è convinto di sì, tanto che dopo la performance sale sul palco ad affiancare il concorrente nel bis dell’esibizione e convincere così i colleghi giudici scettici a dargli una chance.
E’ poi il turno di un giovane ballerino che, da anni, si è trasferito all’estero. Adesso vuole dimostrare come il talento italiano non abbia confini, nella speranza di tornare un giorno ad esibirsi nel suo Paese. La puntata prosegue anche con un concorrente di 20 anni nato in Ucraina e adottato da una famiglia italiana. Nonostante un disturbo della personalità, è affetto dalla Sindrome di Tourette, dimostra come niente possa fermare il suo talento e la sua voglia di riscatto.
Infine sul palco di Italia’s got talent anche la più nobile delle danze: la classica.
Ad introdurre tutte le esibizioni la conduttrice Lodovica Comello: la prima persona che tutti i talenti incrociano pochi secondi prima di salire sul palco e, l’ultima che rivedono dopo la performance. Per tutti è al massimo la voglia di dimostrare il proprio talento davanti ai giudici e al pubblico.
A disposizione di ogni concorrente ci sono 100 secondi con i quali aggiudicarsi almeno 3 sì per accedere alla fase successiva oppure meritarsi l’ambitissimo Golden Buzzer. Dovranno invece interrompere immediatamente la loro esibizione se tutti e 4 i giudici decideranno di premere il buzzer rosso.
Media partner del programma per il secondo anno consecutivo è Radio Italia che accompagna lo show dai casting sino alla finale, con appuntamenti on air, su radioitalia.it e sulle pagine social della radio.
La regia è di Luigi Antonini e Sara Ristori.