{module Pubblicità dentro articolo 2}
Costantino Vaia viene presentato come il “protagonista ssoluto della dieta mediterranea”: la sua azienda è la prima in Italia per esportazione del pomodoro, terza in Europa. Negli Stati Uniti Pomì distribuisce in 20mila punti vendita; in totale sono 57 i Paesi raggiunti nei cinque continenti. L’imprenditore racconta la sua azienda, spiegando quanto stia investendo sui giovani. “Provengo da una famiglia di agricoltori: ho iniziato a 18 anni, con lavori molto semplici in campagna” racconta Vaia. Ma l’uomo è pure uno sportivo: bicicletta e tennis le sue passioni.
Essendo cresciuto all’interno dell’azienda, il rischio che il boss venga riconosciuto è altissimo. Molto riservato riguardo la famiglia, ad attendere l’opera completa del makeover ci sono gli amici: Costantino Vaia si trasforma in Ilario, operaio proveniente da un’azienda di biciclette.
Con la scusa di uno show televisivo, il “boss undercover” viene introdotto alla mansione della pallettizzazione: sistemare i vassoi che escono dalla macchina sul bancale in maniera corretta, cosicché possano passare alla fase di lavorazione successiva.
Grazie al tutor che gli spiega come fare, Ilario si accorge di quanto il compito sia duro, all’inizio senza capire bene come procedere in maniera corretta. A fine turno Sandro, il tutor, gli rivela di averlo messo alla prova per testarne la resistenza: in realtà di solito sono tre persone ad occuparsi dei bancali.
Durante la pausa, i due si conoscono meglio: Sandro racconta subito la malattia del figlio piccolo. Quando aveva due anni infatti, il bambino ha avuto bisogno di due operazioni molto difficili: Sandro ne parla con le lacrime agli occhi.
Il secondo tutor è Piergiorgio, con cui il boss esce nei campi per riempire i camion di pomodori. Soddisfatto dei figli che studiano e si impegnano, Piergiorgio confida che gli manca avere un’istruzione: il figlio più grande lo ha aiutato ad estiguere il mutuo sulla casa, perciò ora lui si sente in debito.
Conclusa la prima giornata, Costantino Vaia viene raggiunto in lbergo da sei ragazze: sono le pallavoliste della squadra di cui è padrino.
Ai nastri della selezione dei pomodori scottati, Ilario trova Rita. La donna viene dalla Nigeria, Paese che ha dovuto lasciare con grande dolore. Rita lo mette subito in guardia: deve togliere ogni bracciale, e coprire bene la barba perché ha a che fare con il cibo. Mentre Ilario non riesce a tenere il ritmo, la sua tutor è implacabile: lui è lento, lei fa notare che vengono pagati con la stessa cifra, perciò non è giusto che lui vada continuamente a bere per prendersi una pausa. Gli fa inoltre notare che se vuole mangiare, deve lavorare.
Rita vorrebbe poter svolgere qualche ora in più, dato che dei soldi extra le farebbero comodo. Vorrebbe inoltre poter tornare in Nigeria, dove manca dal 2004: “Incontrare Rita mi ha fatto capire l’importanza di avere un lavoro”, racconta Vaia.
L’ultima giornata sotto copertura prevede i camion di pomodori da scaricare. Ilario incontra Marcello, 30enne disilluso dalla vita: mentre impara come muoversi, il capo pensa alcuni miglioramenti da apportare.
Quando arriva il momento della pausa, Marcello si sfoga: con una laurea in scienze dell’educazione, avrebbe voluto avere l’opportunità di cimenarsi alle risorse umane. Invece non è mai riuscito ad avere una possibilità né un’occasione: svolge un lavoro dignitoso, ma ogni sua aspirazione è frustrata. Si sente schiacciato da un lavoro che non è più una gavetta, quanto una palude in cui il ragazzo stagna: va avanti, però amareggiato. Pur non condividendole l’approccio arrendevole, Costantino Vaio cerca informazioni su Marcello.
Ultima conoscenza del boss, Antonella: trasferitasi con tutta la famiglia a Parma dalla Sicilia, la donna ha cominciato a viaggiare per acocmpagnare la madre malata a curarsi. Le difficoltà incontrate, le hanno però insegnato a valorizzare le piccole cose.
L’esperimento è terminato. Rientrato nella giacca, tolta la barba, Costantino Vaio convoca i dipendenti per rivelarsi. Cominciano dunque i pianti: Antonella ottiene il contratto a tempo indeterminato, e perché finalmente avrà una cucina in casa. Marcello ha finalmente la sua chance, con un periodo di tre mesi di prova alle risorse umane: Vaio cerca di fargli la morale dicendogli che le sue lamentele non sono giuste, l’altro rivendica tutto senza retrocedere di un millimetro.
A Piergiorgio, che ha il grande merito di rendere l’ambiente leggero con le sue battute, vengono regalate due borse di studio per i figli che stanno ancora studiando. Per Sandro promozione e crociera nel Mediterraneo insieme alla famiglia. Infine Rita: terrorizzata di essere licenziata per aver trattato “male” il datore di lavoro, scopre presto che la sua accortezza viene apprezzata. A Rita viene prolungato il periodo di assunzione, ma c’è anche un regalo per la madre: potrà consegnarglielo di persona, volando in Nigeria con figli e marito.
La puntata si chiude qui: Nicola Savino torna tra due settimane, dopo Sanremo.