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A Mara Maionchi, infatti, si aggiungono le new entry: Malika Ayane, Sfera Ebbasta e Samuel. Alla conduzione la garanzia rappresentata da Alessandro Cattelan.
Ecco le dichiarazioni di tutti gli intervenuti alla conferenza stampa di presentazione.
“Tredici anni, incredibile come passa il tempo”, afferma Cattelan nell’estratto relativo alle audizioni. Per ciò che abbiamo potuto vedere, i presupposti sembrano promettenti e come sempre la varietà è assicurata, si passa dall’artista di strada alla ragazza originaria del Marocco dalla voce dolce ed emozionante, senza dimenticare chi si presenta con gli occhiali per realtà virtuale per non rivelare la propria identità e una sedicenne che “spacca”.
Col nuovo regolamento chi riceve quattro sì alle auditions, passa direttamente ai bootcamp.
Ascoltiamo dalla voce dei giudici e degli ideatori di X Factor le conferme e le novità di quest’anno.
Il giro continua con Sfera Ebbasta: “mi sono trovato molto bene. È un’esperienza totalmente nuova sia X Factor che la tv in generale, ma mi è venuto tutto abbastanza naturale. L’aspetto più complesso è fare le giuste considerazioni al momento del giudizio essendoci poco tempo”.
Parte una clip che ci racconta tutto l’excursus del conduttore in questi anni, a partire dal 2012.
Per il 2019 Cattelan è diventato, infatti, anche creative producer dello show: “mi è stata data la possibilità di entrare un po’ prima in gioco, credo perché negli anni il mio lavoro di autore è aumentato pensando anche a ‘E poi c’è Cattelan’”.
Avevamo voglia di aria nuova, allegra, leggera, ma anche impegnata e un po’ rapace su questo programma con la curiosità delle prime volte, rappresentando una scena musicale che vogliamo provare a dipingere, scegliendo artisti che ci piacessero e rappresentassero. Abbiamo fatto uno show che vuole essere green, plastic free, multietnico e come sempre gender fluid, ora anche migrante”.
Cominciano le domande dei giornalisti
Per Lorenzo Mieli: forse il cambiamento della giuria doveva essere totale?
Mara è insostituibile. Abbiamo ragionato tantissimo sulla giuria, ma credo che la scelta di Mara fosse necessaria, ha un modo di essere giudice unico, non credo nella formula che se si rinnova, lo si fa con tutti e quattro i membri. Dentro questa novità, il ruolo di Mara è fondamentale, è ironica, competente, giocosa, in più può essere maestra di cerimonie per i nuovi arrivati.
Aggiunge Maccanico: chiaramente viviamo in un’epoca di slogan, ma credo che la giuria di X Factor sia una squadra e penso che il suo modo di stare in questa squadra sarà diverso.
Qual è il vostro metro di giudizio?
Samuel: arrivando da un mondo musicale autoriale, in cui la scrittura e avere un suono è importante, sono stato attento proprio a questo, se avessero un mondo musicale di riferimento, come lo rappresentassero sul palco.
Malika Ayane: la priorità è stata l’identità, non solo la tecnica come si potrebbe pensare. Intendo anche la capacità di entrare in qualcosa che non si è scritto di proprio pugno.
Sfera Ebbasta: mi baso sulle sensazioni che mi trasmettono al momento. Solitamente mi piace capire prima se c’è una buona idea che si può portare all’ennesima potenza.
Mara Maionchi: io ascolto e cerco di intuire se un personaggio ha delle qualità al di là delle situazioni vocali. Spero sempre che ci sia qualcosa che mi coinvolga a livello psicofisico. È una responsabilità che non ha punti di ritorno per cui cerco di stare molto attenta.
Avete un piano B rispetto al Teatro ciak?
Lorenzo Mieli: stiamo valutando la situazione e abbiamo molte alternative.
Sicuramente quello che è successo è una tragedia che ha segnato me e tutti. Non cambieranno le emozioni rispetto a quella situazione. Ritornare alla vita lavorativa non è stato facile, non tanto per le critiche, ma proprio per la situazione che si era creata.Ai dirigenti: come mai sentite la necessità di proporre anche persone che hanno un ritorno extra musicale?
Lorenzo Mieli: Sfera per primo è stato turbato da ciò che è avvenuto. L’ultima cosa che vorremmo è usare una tragedia del genere, per noi è un problema perché è un suo problema. Lo abbiamo scelto perché crediamo che sia il campione di un nuovo genere musicale e per quello che rappresenta per i ragazzi. Uno degli obiettivi di questo programma è far uscire una persona al di là dell’icona.
Potete dirci qualcosa sui concorrenti?
Maionchi: trovo che le categorie abbiano tutte dei fiori all’occhiello, poi si vedrà.
Sfera: sono rimasto molto stupito da quanto talento ci sia in giro. Si pensa che sono bravi solo coloro che passano, ma non è così.
Cattelan: lo stupore di Sfera è lo stesso nostro anche dopo tanti anni. Le nuove leve di sedicenni portano un po’ di aria fresca.
Malika Ayane: ho apprezzato molto il livello di consapevolezza, in pochissimi erano confusi perciò non è stato semplice.
Samuel: mi ha colpito la presenza di tanti autori.
Lorenzo Mieli interviene: è una nostra fissazione proporre nuovi autori ed un programma fatto non solo di interpreti. Quest’anno abbiamo il più alto tasso di autori mai avuto.
Maionchi aggiunge: in effetti il non essere un autore credo che abbia penalizzato Licitra, ma sta cercando di recuperare e sta studiando tantissimo.
La conferenza stampa si conclude qui. Appuntamento a giovedì 12 settembre alle 21.15 su SkyUno con la prima puntata delle Auditions.