La serie è diretta da Roberto Burchielli che, in un’intervista al nostro sito, ha spiegato quali sono le reali difficoltà affrontate nel girare le puntate in tempo reale. Infatti l’equipe da lui diretta era materialmente presente sulle gazzelle dei Carabinieri quando i militari venivano chiamati a svolgere le operazioni di soccorso.
Anche questa sera le donne e gli uomini del Comando dei Carabinieri di Rho sono al lavoro per cercare di aiutare le persone che si rivolgono a loro in cerca di aiuto perché si trovano in situazioni pericolose.
Ricordiamo che Rho è una delle zone più popolose e complesse di tutto l’hinterland milanese.
Come abbiamo visto già dalla prima puntata, le operazioni dei Carabinieri spaziano davvero a 360 gradi. Abbiamo visto persone sottoposte a stalking che si sono rivolte alle forze dell’ordine per avere un aiuto e cercare di salvarsi dalla furia di coloro che le perseguitavano. Ma abbiamo visto anche vicende di veri e propri salvataggi tutti conclusi positivamente grazie alla professionalità dei militari, che filmati 24 ore su 24, hanno offerto ai telespettatori uno spaccato della propria vita non solo professionale ma anche personale.
Garantendo la privacy delle persone coinvolte nelle varie operazioni, la docu-serie non ha mai tolto efficacia ed emozione, coniugate all’adrenalina sempre presente nelle attività investigative ed operative dei carabinieri di Rho.
Abbiamo visto e vedremo ancora questa sera operazioni sul territorio per arginare la criminalità più o meno organizzata molto cruenta e difficile da gestire. Ma abbiamo potuto vedere i militari anche in spaccati intensi ed emozionanti della loro vita privata. Li abbiamo visti e li vedremo ancora in momenti di insolita quotidianità familiare, perché il tempo che dispongono per la famiglia è davvero poco e gli orari non sono quelli di un lavoratore normale.
“Quello che mi ha davvero colpito dei carabinieri di Rho è la loro volontà di essere al servizio degli altri e di salvaguardare i cittadini onesti“: è una delle tante dichiarazioni riferite da Roberto Burchielli al nostro sito nel corso dell’intervista che ci ha rilasciato.
Ricordiamo che la caserma modello di Rho è comandata dal capitano Simone Musella di soli 29 anni. Un professionista preparato, competente che ha un rapporto molto intenso e coinvolgente con le persone con cui lavora. Nell’edificio prestano servizio oltre 50 carabinieri la cui età è compresa tra i 21 e i 60 anni. Tutti hanno un diploma e una laurea e sono quindi culturalmente in grado di gestire le situazioni nelle quali possono venire a trovarsi.