{module Pubblicità dentro articolo 2}
Dopo la tappa a Londra dello scorso dicembre, il cooking show attraversa di nuovo i confini nazionali.
A contendersi il riconoscimento sono quattro connazionali che hanno proposto la loro personale interpretazione di una tradizione gastronomica legata alla cucina spagnola. I ristoranti che gestiscono sono: Bacaro, Blau, Due Spaghi e Laz Laz. Come di consueto ogni ristoratore invita a cena gli altri tre che, accompagnati da chef Borghese, commentano e votano con un punteggio da 0 a 10 location, menu, servizio e conto. In palio per il vincitore della puntata, oltre al titolo di miglior ristorante, un contributo economico da investire nella propria attività.
Come sempre, Chef Borghese realizza anche una minuziosa ispezione del locale e dovrà esprimere la propria opinione sul personale di sala, accoglienza, servizio al tavolo, descrizione del piatto. Solo alla fine scopriamo il giudizio di chef Borghese che con i suoi voti può confermare o ribaltare l’intera classifica che incorona il migliore ristorante della puntata.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti tornerà in autunno con una stagione inedita.
Per tutti i ristoranti che hanno partecipato al programma – dalla prima edizione ad oggi – è arrivato anche il “bollino” 4 Ristoranti esposto all’esterno. Una rete di locali testati da chi se ne intende, i ristoratori stessi, che hanno avuto un incremento considerevole della clientela dopo il passaggio tv. La regia è di Gianni Monfredini.
Ecco il profilo del quattro ristoranti.
Bacaro – E’ il ristorante di Maurizio e si trova a due passi dalla Rambla, la via simbolo di Barcellona. E’ un locale che punta su una cucina nell’ordine: veneziana, italiana e mediterranea. Maurizio si è trasferito a Barcellona 12 anni fa, ma ancora oggi, dopo tanto tempo, conserva gelosamente il suo spirito veneziano. La sua formazione culturale lo ha segnato professionalmente anche in questa nuova avventura nel settore della ristorazione perché ama “trovare vecchi locali, arredarli e rimetterli a nuovo”. Nel caso del Bacaro, “Il Mauri”, così viene soprannominato da amici e clienti, ha pensato a un arredamento che rispecchia totalmente la sua anima di esteta ed estroso. La mise en place, infatti è molto semplice ed essenziale ma è stata arricchita con materiali e oggetti riciclati perché tutto “ha una storia e un’anima”.
Blau – Più che un ristorante il Blau Cucina e Caffè è una “tavola calda”: è così che ama definirlo Diego, il proprietario napoletano di questo locale. Ai suoi clienti propone piatti preparati con attenzione maniacale. La sua offerta culinaria si fonda sul mantra di “seguire lo stile spagnolo attraverso i piatti italiani” che vengono proposti in piccoli assaggi per permettere al cliente di sperimentare più specialità. Il Blau si trova nella zona del Ribera nella Ciutat Vella. Diego, nato a Napoli, è cresciuto a Genova per poi trasferirsi 13 anni fa a Barcellona. Il suo staff ha le origini più disparate, anche se rigorosamente italiane: “E’ un vero e proprio esperimento sociale, Venezia, Perugia, Napoli, Torino, tutti insieme per offrire il meglio delle nostre esperienze al cliente”.
Due Spaghi – Nicoletta, proprietaria del locale, è una fotografa gastronomica emiliana che, insieme al compagno, ha aperto il Due Spaghi tre anni e mezzo fa. Pur avendo viaggiato per molti anni in giro per il mondo mantiene il suo accento emiliano. Ha sposato la filosofia catalana sia di cucina che di vita, ama vivere a Barcellona e circondarsi di persone come lei. Ama l’arte, è esperta di vino e frequenta amici ristoratori e non, che hanno la sua stessa idea di come godersi la vita. La cucina di Nicoletta è una cucina che fonde perfettamente la Italiana e Catalana. Vengono usati molti ingredienti emiliani, in particolare prosciutti e formaggi e “dietro ogni ingrediente c’è una storia…noi la vogliamo raccontare.”
Laz Laz – Giorgio è il proprietario e chef del locale che si trova vicino alla Sagrada Familia. Originario di Terracina, si descrive come un conservatore e tradizionalista, a cui piace però aggiungere un tocco di innovazione in cucina. La sua idea di cucina è molto lineare e precisa, un po’ come lui “il piatto deve essere bello, deve profumare e deve essere buono”. Principalmente cucina mediterranea, pesce e prodotti italiani. Le parole chiave della sua filosofia sono “pesce fresco, genuinità, tradizione ma innovazione nella creazione dei piatti”. E’ un locale molto intimo, caldo e curato in una zona sicuramente molto turistica.