La prima edizione è andata in onda lo scorso gennaio. Probabilmente il tempo troppo ravvicinato ha impedito al telespettatore di interessarsi in maniera più completa alle vicende di 18 ragazzi di età compresa tra i 13 e i 17 anni catapultati nel lontano 1961.
Qui, dietro ai banchi dell’aula scolastica in cui si trovano, devono completare la propria educazione seguendo rigidamente il percorso letterario e scientifico previsto in quegli anni.
L’istituto dove si svolge il docu-reality è il collegio convitto di Celana a Caprino Bergamasco. La puntata di questa sera è incentrata soprattutto sullo sport. Attraverso le varie discipline e un allenamento continuo si forgia il carattere e la personalità dei giovani studenti.
In particolare questa sera i ragazzi si metteranno alla prova nelle Convittiadi, una specie di Olimpiade dei convitti italiani che si svolge davvero e che si tiene ogni anno. Si tratta cioè delle Olimpiadi nazionali dei convitti italiani che, ogni anno, coinvolgono oltre 1500 ragazzi e ragazze di età compresa tra gli 11 e 16 anni chiamati a confrontarsi in diverse discipline sportive e artistiche.
È la seconda volta che “Il Collegio” inserisce la gara delle Convittiadi perché questa competizione genera spirito di gruppo e amicizia. Inoltre vuole divulgare la socializzazione, la fratellanza, la condivisione di valori, il rispetto e la lealtà verso gli avversari.
Vedremo questa sera quali sono dunque gli studenti che si saranno fatti valere. Scopriremo che non sempre i migliori sui campi di atletica (la disciplina di questa sera), si distinguono anche nelle prove accademiche.
Anche questa sera vedremo i ragazzi raccontare una parte della propria vita, svelare episodi che riguardano la propria personalità, il rapporto con gli amici e con i genitori.
Prevista nella puntata odierna una lezione al Museo di Scienze Naturali. Ci sarà inoltre un incontro con il maestro di ballo.
Alla fine però arrivano le note dolenti. Accanto all’agonismo sportivo e al divertimento, ci sarà il discorso del Preside molto severo a far tornare i ragazzi con i piedi per terra. Inoltre è tempo di voti. Saranno proprio le valutazioni basse a far cambiare l’umore ai ragazzi. Siamo alla terza puntata ed è tempo di diventare tutti più seri.
Come sempre la voce narrante del programma è quella di Giancarlo Magalli. Anche questa sera ci saranno immagini dell’epoca grazie al ricco archivio delle Teche Rai.
Dall’intervista che il professor Andrea Maggi ha rilasciato al nostro sito, si evince come sia drasticamente cambiato il modo di studiare dei ragazzi dal 1961 fino ad oggi.