I tre finalisti
Victoire Gouloubi (Sesto San Giovanni – MI) Una donna forte e combattiva dal passato difficile. La sua profonda passione per la cucina nasce durante la guerra in Congo quando prepara da mangiare per i suoi 19 fratelli. Non ancora ventenne arriva in Italia piena di sogni e speranze, studia Giurisprudenza, ma abbandona presto gli studi iscrivendosi ad una scuola di cucina. Inizia così il suo lungo percorso in diversi ristoranti prestigiosi fino a diventare Executive Chef a soli 25 anni. Il suo talento innegabile viene notato subito da giornalisti ed esperti del settore: il suo nome risulta tra gli chef emergenti nel 2015 e la sua cucina viene definita da Bottura “biodiversamente contaminata”. Mamma single, attualmente Executive Chef dell’hotel “Mirtillo Rosso” di Alagna, Victoire porta avanti la sua idea di integrazione in cucina che sappia unire diverse culture culinarie.
Luca Natalini (Borgo a Buggiano – PT. Vive a Nettuno – RM) Donne e cucina. Sono queste per Luca Natalini, accento toscano e faccia simpatica, la massima espressione della bellezza nella vita. Altamente ambizioso, dopo essersi diplomato alla scuola Alma decide di inseguire il suo sogno fino in Russia, dove lavora cinque giorni a settimana, volando poi di nuovo in Italia per gestire il suo ristorante “La Taverna di Bacco” a Nettuno. Molto attento all’estetica dei suoi piatti, l’arte scorre nel suo sangue: è infatti nipote di un noto pittore. È arrivato tra i 10 finalisti del concorso Barilla 2016 e S. Pellegrino Young Chef 2016 (in Russia) e 2017 (in Italia). Come si vede da grande? Un vero business man della cucina, tra catene di ristoranti, stelle e un ufficio sull’ Empire State Building.
Fabiana Scarica (Vico Equense – NA) Cuore di mamma e mani da cuoca. Fabiana, napoletana orgogliosa delle proprie origini, si avvicina all’arte culinaria appena quindicenne, quando inizia a preparare le prime pappe per la figlia appena nata. L’amore per la bimba le fa scoprire l’amore per la cucina e le fa capire quanto cucinare e nutrire siano un gesto di responsabilità. Si iscrive alla scuola Alma, lavora al Quisisana, alla Torre del Saracino e da Don Alfonso. Nel 2015 apre il proprio ristorante “Villa Chiara”, dedicandolo alla figlia, dove propone una cucina essenziale, solare e stagionale. I riconoscimenti arrivano subito e le soddisfazioni sono tante, ma Fabiana non si sente mai arrivata. Per lei c’è sempre qualcosa da imparare ancora, perché se si vogliono raggiungere certi livelli, bisogna alzare l’asticella.
Il concorrente che riuscirà a vincere il titolo di “Top Chef Italiano” si aggiudicherà il premio finale di 50.000 euro.
L’hashtag dello show è #TopChefItalia
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