“X Factor è ripartito con coraggio dai temi legati all’attualità e dagli artisti – da quelli affermati a quelli lanciati dal talent. Ma soprattutto X Factor è ripartito dalla musica”. Sono alcune delle parole che restano impresse dal video introduttivo con cui si ripercorre il percorso dell’undicesima edizione, ponendo l’accento su quella che è stata considerata la ciliegina sulla torta: “gli inediti anticipati alla quinta puntata così da poter entrare subito nell’industria musicale”.
Con 25 milioni di voti si conferma il programma con la più alta interazione col pubblico. Nils Hartmann, direttore delle produzioni originali Sky, ha voluto subito cavalcare l’onda di questi dati aggiungendone altri. Esordisce con un tono scherzoso di chi ha portato a casa i risultati: “se qualcuno si aspettava la crisi del settimo anno, non c’è stata. 6 milioni di stream su Spotify e 6,5 milioni di interazioni social, con i nove inediti in top ten” e a tal proposito ringrazia Sony per lo sforzo fatto, accennando a tutto l’impegno che Luca Tommasini sta dedicando alla preparazione dell’atto conclusivo, lanciando la palla al regista Luigi Antonini, il quale non nasconde: “è stata un’edizione complicata, ma miglioriamo e Tommasini ci guida di anno in anno in questi deliri”.
I rappresentanti del gruppo Fremantle manifestano a loro volta soddisfazione definendolo come “l’evento più bello della tv italiana” e sui quattro finalisti evidenziano come si tratti di quattro realtà molto diverse tra loro.
Il microfono arriva al padrone di casa, Alessandro Cattelan (con contratto in scadenza) il quale con la dimestichezza che lo contraddistingue afferma: “X Factor credo sia un programma anche un po’ arrogante perché non ha paura di esser ambizioso”. E a tal proposito Tommasini rivela: “domani vedrete un palco come non vi è mai capitato prima (ben 750mq strutturato su più altezze), un vero e proprio abbraccio immersivo col pubblico ingoblato, che avrà anche dei braccialetti (ho copiato l’idea ai Coldplay). Le passerelle sono lunghe oltre 250m ad esempio. Diciamo che cerchiamo di passare dall’esperienza più da studio televisivo a far provare ai concorrenti quella da concerto” (essendo al Forum di Assago).
Lo spazio adesso è tutto per i finalisti (non è un caso che non ci siano i giudici), dai quali traspare l’emozione di poter vivere quello show e il contatto diretto che Tommasini ha descritto, facendo aumentare l’acquolina in bocca sull’ultima sera. Damiano, frontman dei Maneskin, esprime con slancio “il Forum già coi seggiolini vuoti è emozionante, immaginiamo domani sera”. Lorenzo dal canto suo sembra prendere quest’ultimo passo con divertimento. Enrico Nigiotti del team di Mara, seppur con educazione, esprime rammarico perché, per il meccanismo della finale, non tutti potranno cantare l’inedito giovedì sera e lui sembra tenerci particolarmente. Anche Samuel, il quale appare come il più riservato e meno loquace, sottolinea come sia stato un percorso di crescita. Dalle parole di Enrico, che già aveva partecipato a un altro reality (Amici, nda) autoeliminandosi, traspare una consapevolezza piena di ciò che X Factor e il rapporto con la Maionchi sono stati per lui: “Mara mi ha lasciato l’umiltà che ha lei ed è difficile trovarla quando sei a quel livello; mentre di Luca Tommasini mi mancherà la professionalità, lui è il libro della professionalità”.
Nessuno dei quattro concorrenti vuole cimentarsi in un pronostico su chi guadagnerà il gradino più alto del podio, in parte si sentono già vincitori. “Non cambia niente chi vince, è solo un titolo. Quello che accadrà dopo è il vero punto”, asserisce Samuel rimanendo coi piedi per terra perché la prova del nove arriva dopo X Factor.
Con le promesse che ciò che accadrà in questa finalissima lascerà a bocca aperta, appuntamento allora a giovedì 14 h 21,15 su Sky Uno HD e in chiaro su Tv8 (dalle 20,25 speciale Ante Factor su Sky Uno HD).