Ecco le sue dichiarazioni.
Si parte subito con la curiosità sulla Maionchi molto emozionata, che gli ha sempre detto “non importa vincere”. Il medley ha fatto la differenza ieri sera e infatti l’artista racconta di aver cercato di padroneggiare il palco con una comunicazione più fisica “mi son messo persino a correre. C’è stata una crescita anche nella presa di consapevolezza del palco“.
Licitra non nasconde l’incredulità: “ero convinto che avrebbero vinto i Maneskin, che stimo tantissimo”
Partono le domande dalla platea di giornalisti
Ha iniziato con l’idea di mettersi in discussione...
Credo che il cerchio si sia chiuso più che altro quando ho cantato il brano di Lady Gaga, quindi un genere pop.
C’è stato un momento buio?
Alcuni pezzi mi hanno spaventato, all’inizio magari pensavo fossero un po’ fuori luogo, lavorando col team li ho affrontati molto bene. Un brano impegnativo è stato ‘Sere Nere’ e ieri, quando ho potuto parlare con Tiziano Ferro, mi ha fatto molto piacere ricevere la sua approvazione.
Cosa vuol far nell’immediato futuro?
Non so se ci sarà Sanremo o l’Eurovision, ora sarebbe presto, sicuramente voglio trovare la mia dimensione.
Ieri si è parlato di come spesso i cantanti che escono dai talent finiscono nel dimenticatoio. Ha questo timore?
Non ho paura di finire un po’ nel vuoto, sicuramente ho la voglia di iniziare a lavorare e mi auguro di poter dimostrare sul campo.
Che rapporto ha coi social?
Questi due mesi e mezzo lontano son stati un toccasana, certamente aiutano a livello di diffusione anche della musica se ben utilizzati.
Lorenzo, lei è una persona riflessiva, come sta affrontando il bombardamento mediatico?
Spero di continuare a esser ancora riflessivo se vogliamo usare questo termine. Sto provando a rimanere me stesso.
Cosa le è mancato della sua vita precedente?
Un po’ di tranquillità visto che si entra innegabilmente in un frullatore.
Quale consiglio le è stato più utile?
Quello di Mara di cantare esclusivamente per il pubblico. Siamo aI servizio di chi ci ascolta e che materialmente acquista i dischi.
A chi dedica questa vittoria?
A Federico Zampaglione che ha scritto ‘In the name of love’ cucendomelo addosso e poi a mio nonno, che nel corso di questi due mesi è venuto a mancare per cui mi ha seguito in un modo particolare.
Che altro si porterà di X Factor?
Il rispetto per questo lavoro trasmessomi da Mara e da Luca Tommasini.
Si conclude, per ora, l’incontro col vincitore per dar spazio anche agli altri finalisti