Innanzitutto c’è da rilevare che il montaggio ( a cui si deve buona parte della resa televisiva di un reality registrato) è quest’anno molto più attento ai particolari, anche quelli apparentemente secondari come la vita degli abitanti locali fotografata nella dimensione più personale. Molta attenzione è anche data agli scorci paesaggistici, ricchi di una bellezza prorompente che colpiscono i telespettatori e assurgono al ruolo di veri e propri co-protagonisti rubando spesso la scena ai partecipanti.
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Naturalmente la prima differenza con il passato è il cast. Rinnovato ogni anno, in questa edizione sembra essere stato realizzato con l’intento di seguire gli schemi tradizionali all’insegna di alcune novità studiate in base al comportamento e alla risposta dei protagonisti dinanzi alle difficoltà. Il cast deve rispecchiare, nelle intenzioni degli autori, i mutamenti della società italiana e rappresentare uno spaccato di “vita Vip” nell’universo dello spettacolo e non solo. Sotto questo aspetto, l’obiettivo è stato quasi del tutto centrato.
I rampolli dei soliti noti non si chiamano più “i figli di” ma si sono trasformati ne “Gli illuminati” a dimostrazione di un differente e più impegnativo stile di vita che, almeno nelle prime due puntate, non è emerso.
Gli artisti (Barale e Tommassini) evocano le atmosfere da ex Isola dei famosi: gente che corre dietro ad una popolarità quasi perduta e cerca nuovi stimoli vitali mostrando debolezze altrimenti nascoste. Ma su tutto emerge la presunzione di considerarsi al di sopra delle vicende dei comuni mortali.
Le Professoresse incarnano la bellezza femmnile, Le Persiane il rapporto familiare già ampiamente battuto nelle precedenti edizioni dell’adventure- reality.
Il quid che differenzia Pechino Express 4 è la nuova iniezione di ironia e benevolo sarcasmo che si materializza negli interventi di Costantino della Gheradesca e nella regia che coglie, con sottile ma efficace perfidia, alcuni comportamenti delle otto coppie in gara. Basta qualche primo piano, un’immagine apparentemente innocente per sottolineare, in un determinato contesto, atteggiamenti che suscitano ilarità, Un esempio? L’inquadratura dell’abbigliamento improbabile e singolare degli Illuminati o un primo piano della Barale quando rifiuta di adeguarsi alle regole del gioco.
Infine: l’inserimento di Giancarlo Magalli nella seconda puntata, si è rivelato vincente. Basterebbe solo l’immagine del conduttore immerso in una vasca da bagno piena di schiuma, a far entrare l’adventure- reality di Rai2 negli annali di un ironico trash televisivo.
Qui la diretta della seconda puntata.
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