La serie, da ben cinque stagioni si basa sulla simpatia, spesso molto accentuata, che esiste tra la docente Camilla Baudino, interpretata dalla Pivetti e il poliziotto del posto. La Prof con il pallino delle indagini ha un marito Enzo De Caro che non nasconde la propria gelosia per l’aitante Conticini. In questa quinta stagione, per rimescolare le carte e la sceneggiatura, la Prof, che si è trasferita da Roma a Torino, ritrova addirittura come vicino, anzi vicinissimo di casa, il bel poliziotto.
Rispetto al passato sembra sia stata accentuata la vena da commedia grazie a vari altri ingredienti, comprese le musiche di sottofondo. La Prof, fin dalle prime immagini, si ritrova immersa di nuovo nelle atmosfere gialliste a cui ci aveva abituato in passato. Inoltre questa volta i casi affrontati sembrano ancor più legati alle stretta attualità. Camilla Baudino, infatti, si è imbattuta in una ragazza marocchina inseguita da un uomo, lo zio, che l’aveva precedentemente picchiata e che viene assassinato brutalmente. Accusata di omicidio, spetta alla Prof dipanare il mistero e trovare il colpevole. Il caso è anche un pretesto per penetrare negli ambienti degli extracomunitari e conoscerne da vicino la vita quotidiana.
Non solo, nella serie ogni personaggio è caratterizzato ed ha una propria specifica identità: De Caro, nel ruolo del consorte geloso si dipana tra le intemperanze della figlia adolescente e i dubbi sulla fedeltà della consorte che, è il caso di dirlo, è tornata sul luogo del delitto. La Prof deve combattere innanzitutto con questo suo amore per il poliziotto che è come il protagonista fantasma, intorno al quale ruota tutta la sceneggiatura. Poi ci sono i problemi della figlia adolescente che non si è rassegnata al trasferimento a Torino e comincia a mostrare tutte le contraddizioni proprie dell’età. Intorno ai protagonisti principali ci sono i personaggi di contorno che hanno però un ruolo specifico e riescono a ritagliarsi uno spazio proprio.
Dalla miscellanea di questi ingredienti, alcuni ispirati alla realtà, altri assolutamente immaginari, nasce il gradimento della serie da parte del pubblico. Veronica Pivetti sembra essersi specializzata nel ruolo della Prof e ha preso le distanze dal suo passato da fiction e dal ruolo di terza moglie di Gigi Proietti che aveva avuto ne Il maresciallo Rocca. Tutto ne La Prof sembra sospeso tra la verità e la fantasia e la stessa Veronica Pivetti vive le contraddizioni di una qualsiasi donna divisa tra la famiglia e il lavoro. Con in più lo spauracchio di un amore che vive in una dimensione irreale.
L’happy end, per concludere, è sempre assicurato: l’assassino viene consegnato alla giustizia e le situazioni difficili vengono smussate. Almeno per il momento…