La serie in quattro appuntamenti si compone di otto episodi e ripercorre tutta l’esistenza del protagonista. Ad interpretare Il Magnifico è l’attore Daniel Sharman molto più a suo agio nelle serie americane che gli hanno dato la notorietà.
La scelta di Sharman è stata dettata esclusivamente dalla popolarità di cui gode presso il pubblico dei teenager che hanno seguito ad esempio Teen Wolf, in cui interpretava il giovane licantropo Isaac Lahey.
Un volto troppo moderno come lo sono quelli degli altri interpreti, salvo qualche piccola eccezione.
La puntata inizia in atmosfere da western: corse a cavallo, lotte con la spada e lunghe cavalcate con scene anche abbastanza truculente.
La storia, ambientata nel 1469, è supportata da una sceneggiatura da soap opera in cui personaggi realmente esistiti sembrano irreali, creati dalla fantasia di autori che hanno anche badato a realizzare un prodotto al risparmio. Ad esempio, i costumi dell’epoca sono approssimativi, soprattutto per le stoffe.E le carrozze utilizzate per viaggiare non sono assolutamente credibili.Eppure il budget è stratosferico.
Si è risparmiato anche sulle riprese esterne. Oramai è un’abitudine documentare i centri dove si svolge la storia, soltanto attraverso inquadrature, o meglio fotografie asettiche e fredde. Insomma Firenze, almeno nella prima puntata, era poco presente in una storia di cui è stata assoluta protagonista.
I telespettatori riconoscono la città grazie a immagini come Palazzo Vecchio e la Cattedrale, simboli della Firenze universale.
Il racconto televisivo procede immergendo il pubblico in un vero e proprio feuilleton nel quale non manca naturalmente l’amore. Infatti fin dalle prime immagini ci si può rendere conto che anche il sesso ha importanza e viene documentato attraverso le passioni dei protagonisti.
Insomma continua la americanizzazione della nostra storia. E in quest’ottica la seconda stagione I Medici è ancora più approssimativa e deludente della prima.
Naturalmente si è cercato di mettere in evidenza la propensione della famiglia Medici, e soprattutto di Lorenzo, ad accreditarsi come protettori di artisti. Ma anche questo aspetto è solo accennato attraverso la presenza ad esempio di un giovane Botticelli alla corte dei Medici fin da quando era un bambino.
Anche la recitazione corale non consente al pubblico di accreditare la seconda stagione de I Medici come un prodotto storico. Probabilmente oltre i confini nazionali, la serie avrà un gradimento maggiore. Ma si è abdicato alla qualità e si è rappresentata la nostra storia più gloriosa come una sorta di romanzetto d’appendice.
Deludentissimo: recitazione, costumi, ambientazione, attinenza storica il tutto assai approssimativo; un vero polpettone all’americana. Peccato, si è persa un’occasione.
sono completamente d’accordo
com pletamrnte inadeguato l’attore che interpreta Lorenzo
com pletamrnte inadeguato l’attore che interpreta Lorenzo
deludente l’inizio della serie ancora più del primo
Ma perchè non la può fare una produzione italiana la serie?
Magari con Sorrentino come regista?
Sono sicura che ne farebbe un capolavoro
Assolutamente d accordo con la critica di cui sopra….peccato la prima mi era abbastanza piaciuta…..
Inaccettabile
Adoro la storia dei Medici che hanno rappresentato un periodo d ‘oro nella storia Italiana e mi dispiace per una occasione sprecata in tanti modi.. Esempio potevano risparmiarsi tutti gli strafalcioni storici che hanno infilato .Come es la storia di Simonetta Visconti e del grande Botticelli che è rappezzata qui e la e sembra una storia da niente ..Va bene la finzione scenica ma mi pare troppo..Tutto approssimativo..Non cè gusto..I film storici sono avvincenti quando sono veri…
Perfettamente d’accordo. Inguardabile. Soprattutto recitazione, regia e sce(m)eggiatura da dilettanti. Ma non si salva niente. Persino Dustin Hoffman coinvolto: un grande attore attorniato da nani. Spero sia uno degli ultimi colpi di coda della cialtroneria spacciata per arte, una deriva verso la mediocrità che dura dagli anni ’80.