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É andata in onda la prima puntata di Oltre la soglia, nuova serie di Canale 5 interpretata da Gabriella Pession e Giorgio Marchesi di cui vi proponiamo la recensione.E’ stata una lunga incursione nel mondo della psichiatria e della malattia mentale con protagonisti ragazzi giovanissimi ospiti del reparto psichiatria di un noto ospedale di cui la dottoressa Tosca Navarro (Gabriella Pession) è primario.
Oltre la soglia recensione della serie con Gabriella Pession su Canale 5
La serie ha indubbiamente atmosfere drammatiche con un filo rosso che unisce la Navarro ai suoi pazienti: condividono la medesima malattia, la schizofrenia di tipo paranoide. Anche la dottoressa ha le sue visioni, le sue allucinazioni, problemi con i quali convive in maniera fin troppo spericolata. Uno dei primi limiti della fiction è la sicurezza senza freni della Navarro che procede con i suoi metodi, spesso anticonvenzionali nella certezza di aiutare i piccoli pazienti.
Il risultato è assicurato, come il recupero dei giovani pazienti ad una vita quasi normale. L’introspezione psicologica mira a scavare nell’animo e nella mente dei ragazzi ed i risultati non si fanno attendere. La Pession si è immedesimata nel personaggio con profonda convinzione. Ma la credibilità della Navarro è spesso messa in dubbio dalle situazioni in cui si trova che scorrono secondo i dettati di una sceneggiatura finalizzata, spesso, a rincorrere la permanenza del pubblico su Canale 5.
Niente evocazioni freudiane, ma i richiami a grandi pellicole del passato cinematografico, ci sono tutti. Si pensi ad esempio al film A beautiful mind interpretato da Russel Crowe nel ruolo del grande matematico e Premio Nobel John Forbes Nash. Anche lui affetto da schizofrenia paranoide, anche lui con un amico immaginario e con un mondo che, alla fine riuscirà a riconoscere come inesistente. E, non è un caso che il primo paziente curato dalla Navarro, è un ragazzo che poi si rivela un genio della matematica.
Oltre la soglia – analisi dei personaggi
Alcuni personaggi non convincono. Tra questi la squadra sulla quale fa affidamento la Navarro per curare i suoi pazienti: tutti scompaiono dinanzi alla sua carismatica e ferrea certezza di essere sempre nel giusto. Salvo poi vedersela con le sue ossessioni per sfuggire alle quali non esita a concedersi alla passione ed al sesso con sconosciuti. Troppo breve la presenza di Giorgio Marchesi per poterla valutare.
Molti aspetti sono apparsi controversi e spesso esagerati, anche se si è cercato di smussare la drammaticità della malattia, dei ricoveri e dell’ospedale con le buone intenzioni e l’impegno dell’equipe medica. Ma dietro ci sono i traumi dei pazienti che la Navarro individua e cura in maniera quasi scolastica nella anti convenzionalità dei suoi metodi. La reale complessità dei casi di disagio giovanile si scontra con una semplicistica visione della serie. Resta la buona volontà di portare alla ribalta problematiche spesso tenute nascoste.
Oltre la Soglia la Recensione – Osservazioni sulla serie TV
Un’ultima osservazione: sono indubbi i riferimenti ad un’altra serie di successo: Braccialetti rossi di Rai1. Li il male si annidava nel corpo dei piccoli pazienti. Qui, invece, nella mente e nella psiche.