Invece si è avuta la sensazione che Crozza sia andato allo sbaraglio, inconsapevole che ciò che è gradito al popolo de La7 e di Rai3, non è apprezzato dal popolo di Rai1. Crozza avrebbe dovuto tener presente l’esempio di Adriano Celentano che, lo scorso anno, è stato ugualmente contestato dal pubblico in sala, perchè faceva predicozzi politici. E’ accaduto che anche Crozza ha subito lo stesso trattamento. Parte del pubblico in sala, infatti gridava “niente politica”.
Il comico avrebbe fatto meglio a proporre le parodie di Masterchef e di Briatore, scegliendo, nel suo repertorio la satira televisiva e lasciando la politica che già imperversa dappertutto. E poi: troppo lungo il suo intervento. Bastavano 15 minuti, svelti e all’insegna della battuta veloce, come è nel suo stile.Inoltre Crozza ha riproposto, spesso, pari pari, interi segmenti dello show Crozza nel paese delle meraviglie, in onda su La7. Perchè non ha compreso che il Festival di Sanremo non è simile al suo programma e neppure a Ballarò? Va riconosciuto, però, a Crozza, la capacità da grande professionista, di averr saputo riprendere in mano le redini della situazione e ristabilire il clima normale nella sala dell’Ariston.
Passiamo a Luciana Littizzetto: stile in sintonia con il suo ruolo a Che tempo che fa?. Ma quel ruolo, che può essere accettato per 15 minuti una volta a settimana, riesce stridente e irritante per quattro lunghe ore e cinque sere. E poi il pubblico di Rai1 è più conformista, perbenista, tanti termini sopra le righe davvero non li riesce a sopportate. Spesso, inoltre,la conduttrice ha avuto anche un atteggiamento da indifferente snobismo.
Fabio Fazio ha contribuito a creare una conduzione per certi versi confusa, con tempi morti che nessuno è riuscito a gestire. Sembrava immerso in atmosfere quasi gotiche, con quelle luci tendenti a tonalità scure. Si è mosso con malcelata sufficienza, senza calore, quasi fosse stato messo lì a forza e non vedesse l’ora di andar via, portandosi dietro la sua principessa. Eh, si perchè la Littizzetto, a inizio serata è arrivata a bordo di una carrozza cenerentolesca, trainata da cavalli. Abbiamo temuto, persino, che a un certo punto la carrozza si trasformasse in zucca e la lasciasse a terra.
Ad aumentare la confusione, la gran mole di ospiti, dai premiatori a Toto Cutugno che si è portato dietro tutto il coro dell’Armata rossa. Momento spettacolare indispensabile affinchè la tv russa acquistasse i diritti della kermesse canora, come ha sbandierato ai quattro venti televisivi Anna Oxa?