Indice dei contenuti
Celebrity Hunted Italia ha mostrato subito poca credibilità. Nel programma, basato su un format inglese, squadre composte da vip si confrontano con un team di professionisti esperti nella caccia all’uomo.
Numerosi spot e anticipazioni avevano fatto conoscere partecipanti e membri della squadra degli “hunters”, i cacciatori. Ma solo da ieri, 13 marzo 2020, è stato possibile vederli in azione.
Le prime tre puntate, della durata di un’ora circa ciascuna, sono disponibili su Amazon Prime Video. Mancano gli episodi finali che decreteranno i vincitori. Saranno online il 20 marzo.
Celebrity Hunted Italia poca credibilità nei Vip in fuga per 14 giorni
La sfida consiste in una fuga a partire da un punto prestabilito, noto a entrambi gli schieramenti. I vip devono far perdere le loro tracce per 14 giorni, privati di telefoni e carte di credito personali. Potranno contare su amici, parenti e in generale, su ogni mezzo legale di cui riusciranno a disporre.
Ogni vip è equipaggiato con un cellulare, uno zaino e 70 euro al giorno, prelevabili da una carta tenuta sotto controllo dai cacciatori. Ma i fuggitivi dovranno stare attenti a non usare troppo i telefoni, facilmente tracciabili. Si vince al raggiungimento di un nuovo luogo di rendez-vous. Tale “punto di estrazione” verrà comunicato 48 ore prima della scadenza dei 14 giorni.
Il programma è studiato per emulare un film d’azione. E si serve di una colonna sonora che incrementa la tensione o la riduce, a seconda del caso. Le riprese seguono i fuggitivi da vicino. Sono ottenute da dispositivi nascosti e droni, che sfruttando telecamere di sorveglianza sul territorio nazionale.
Tutte le immagini, i tabulati telefonici e gli spostamenti di chi viene coinvolto sono sotto il controllo degli hunter, dotati delle stesse risorse dei reali organi di controllo italiani. Dal quartier generale di Roma, sono guidati da Alfredo Mantici, ex capo del dipartimento Analisi dei servizi segreti.
I momenti dedicati ai fuggitivi dovrebbero riflettere la loro personalità. Inoltre la regia segue con maggiore determinazione i cacciatori. Il risultato è un chiaro richiamo ai classici della cinematografia poliziesca.
Celebrity Hunted Italia recensione, i piani dei vip
I piani di fuga sono stati ideati dagli stessi vip prima delle riprese. All’inizio hanno dovuto decidere come allontanarsi dal Colosseo di Roma, punto di partenza del loro viaggio. Le aspettative appaiono alte. Ma subito vengono ridimensionate. E la credibilità cala vertiginosamente a picco.
Francesco Totti, ad esempio, si fa sostituire con un sosia per depistare i cacciatori e nascondersi in un convento… salvo poi giocare a pallone, e farsi fotografare. Segno di scarsa creatività. Si poteva pretendere di più.
Costantino della Gherardesca fugge in metropolitana a volto scoperto. Appare eccessivamente sereno, anche se il suo piano, fingere un check-in presso un hotel per poi fuggire in un altro, si rivela poco originale.
A volte sembra che i vip cerchino di mettersi in difficoltà da soli, pur di incrementare l’adrenalina. Più realistici i comportamenti di Diana del Bufalo e Cristiano Caccamo, o di Fedez e Luis Sal.
Gli spettatori conoscono la semplicità di Francesco Totti e la personalità serafica di Costantino della Gherardesca. E, quando i cacciatori li inseguono, ci sentiamo anche noi braccati. È come se fossimo in fuga con loro.
Aspettando il finale, ci sentiamo più osservati
La tensione di Celebrity hunted, alla fine si ripercuote sugli spettatori che, alla fine, si sentono più osservati.
L’infallibilità delle telecamere di sorveglianza, dei GPS con cui gli hunter tracciano profili, seguono gli spostamenti e intercettano le telecomunicazioni fa pensare alla nostra privacy, del tutto inesistente.
Non ci resta che attendere il 20 marzo, la data di pubblicazione delle ultime puntate del reality. Per scoprire chi, fra tutti, riuscirà a sfuggire all’occhio onnipresente degli hunter.