La prima puntata della nuova serie è andata in onda mercoledì 15 gennaio in prima serata su Italia 1. Ma il mistero più impenetrabile è rappresentato dalla presenza, nel baraccone delle meraviglie, dello stimatissimo pugile Clemente Russo. Nessuno stupore per Elenoire Casalegno che si è aggiunta alla cerchia (infernale?) come inviata. Ma un campione dello sport in un programma di infima credibilità rappresenta un evento davvero deprimente. Un trend, iniziato da tempo, ha portato Massimiliano Rosolino e Marco Maddaloni nella spirale avventurosa di Pechino Express. Con l’etichetta gli sportivi, i due hanno vinto l’adventure show. Adesso ci riprova Clemente Russo a inserisi in contesti televisivi differenti da quelli sportivi, ma molto discutibili.
Possibile che un campione abituato ai riflettori internazionali affermi di essere emozionato per andare in un cimitero a visitare corpi mummificati, toccarli e fare osservazioni scialbe e banali? Siamo in presenza di un segmento televisivo nel quale il sublime (dello sport) si degrada e perde significato.
Un altro mito che si sgretola e crolla a causa delle dure leggi dello spettacolo. Mistero è un programma di nessuna credibilità: i servizi che vanno in onda spesso sono “caricati” per farli apparire fenomeni paranormali. Meglio allora rivedere il famoso film con Alberto Sordi dal titolo “Sono un fenomeno paranormale”.
Nei vari servizi con finto approccio severo e quasi timoroso si affrontano le banalità più singolari, i casi più strani. Si cavalca l’onda della curiosità, del voyeurismo paranormale dinanzi a eventi che sfuggono alla razionalità.
Si tirano in ballo ominidi sui quali si parla per un’ora salvo poi rivelare che si tratta di una scimmia scoiattolo. Col pretesto del mistero si ha la pretesa di affrontare anche casi legati alla politica, alla crisi. E’ avvenuto proprio nella prima puntata: ci è stata mostrata un’Italia quasi fallimentare. Poi abbiamo visto un tizio mascherato che incitava alla rivolta pacifica contro il potere politico perchè sta abusando dei cittadini.
L’uomo che piega i metalli con la mente è un caso cavalcato da anni. Le case infestate da fantasmi e presenze inquietanti sono all’ordine del giorno: per quelli di Mistero, nel mondo ci sarebbero più fantasmi che essere umani.
La consapevolezza che troppi casi vengono costruiti ad arte dovrebbe spingere i telespetttaori ad allontanare il telecomando di Italia 1 in vista di Mistero.
Infine, la location: un vecchio panfilo recentemente ristrutturato. Un ambiente nel quale regnava il buio quasi assoluto, in sintonia con gli argomenti del programma.
In un periodo nel quale è già difficile mantenere i nervi saldi e la razionalità è un bene da custodire gelosamente, un programma come Mistero andrebbe accuratamente evitato.