A grande richiesta – Parlami d’amore, è andato in onda su Rai 1 sabato 13 febbraio e noi ve ne proponiamo la recensione. Lo show fa parte di un ciclo di cinque serate ognuna dedicata a canzoni e personaggi differenti. Grandi erano le aspettative della prima rete sulla carta per un progetto che invece, si è rivelato molto carente di originalità, soprattutto nei testi e nei contenuti.
A grande richiesta recensione dello show
Al timone di A grande richiesta – Parlami d’amore la coppia formata da Veronica Pivetti e Paolo Conticini. Un caso? No. Per parlare d’amore nella vigilia di San Valentino, si è fatto ricorso ad una delle coppie più note della serialità made in Italy. I due attori sono stati, infatti, i protagonisti della fortunata serie Provaci ancora Prof nei ruoli dei due innamorati Camilla e Gaetano. Adesso, spogli dei loro personaggi da fiction, tentano di calarsi nella realtà. Purtroppo il programma non è all’altezza della grande spettacolarità made in viale Mazzini. Non è questo il grande intrattenimento di Rai 1. Non è questa la maniera giusta per coinvolgere i telespettatori.
Si è trasformato Parlami d’amore in una sorta di jukebox umano con la presenza dal vivo degli interpreti dei brani. E non è stato centrato l’obiettivo di trasformare la festa di San Valentino in una sorta di countdown simile alla notte di Capodanno. E si è premuto molto sull’effetto amarcord.
Il programma è amorfo, sterile, manca di contenuti. E’ una lunga fila di canzoni che si susseguono con l’unico flebile connotato dell’amore che dovrebbe essere protagonista. Brani che si possono ascoltare ovunque. Ed è mancata l’interazione tra una interpretazione è l’altra. Blandi gli scambi di convenevoli tra i padroni di casa con gli ospiti. E loro stessi si sono ritagliati spazi propri, con pochi dialoghi.
Analisi della conduzione
Veronica Pivetti è apparsa alquanto sopra le righe nella conduzione. Più che in preda ad emozione sembrava vittima di uno stato esagitato che l’ha portata a rivelarsi una poco convincente padrona di casa. E spesso si è abbandonata ad una gestione poco elegante del suo ruolo. Non nello stile di Rai 1. Eppure aveva avuto una frequentazione con il palcoscenico della prima rete, avendo partecipato accanto a Raimondo Vianello al festival di Sanremo del 1998.
Inoltre bisogna stendere un velo sul suo abbigliamento: tutte mise non adatte a lei.
Più contenuto Paolo Conticini: ma il palcoscenico della prima serata del sabato sera, per lui è stato più prodigo nel dance show Ballando con le stelle in cui si è classificato secondo. Per lui anche l’esperienza canora, in Parlami d’amore. A dimostrazione di un excursus professionale completo.
Ognuno ha i propri limiti al di là dei quali non deve andare. Non si può essere onnicomprensivi. Per loro due la fiction è il palcoscenico migliore. Sutor ne ultra crepidam: locuzione latina per indicare che nessuno deve andare oltre le proprie capacità.