La prima puntata di Fratelli di Crozza 2021 è andata in onda su NOVE e noi ve ne proponiamo la recensione. É tornano Maurizio Crozza con il suo one man show, con monologhi, parodie, travestimenti, maschere. E la lettura satirica della più stretta attualità politica con nuove parodie iniziando dal governo Draghi.
Fratelli di Crozza 2021 – la recensione della nuova edizione
Al centro della nuova edizione, dunque, una realtà completamente differente da quella che Crozza aveva lasciato a dicembre 2020. Governo cambiato, “Giuseppi” Conte a casa ed una infornata di nuovi ministri e personaggi apparentemente innovativi.
Crozza ha avuto tutto il tempo di preparare una puntata incisiva, con battute quasi sempre intelligenti, caustiche, di notevole spessore satirico. Anche i testi ci sono apparsi studiati con attenzione e competenza. Un esordio aveva bisogno di un exploit: lo ha capito il comico genovese che ha posto l’attenzione sugli aspetti più caratteristici dei nuovi protagonisti della politica. Abbiamo ascoltato la parodia della Messa cantata di Draghi che alla fine si è conclusa con “Il MES è finito, andate in pace”.
Questo l’esordio della nuova edizione che ha aperto i battenti sintetizzando in battute, forse talvolta ripetute troppo, i caratteri dei nuovi protagonisti del mondo politico. Draghi è stato il leit motiv della puntata che ha proposto nella prima parte altri personaggi nuovi: il commissario Arcuri, il ministro Bianchi al dicastero dell’Istruzione al posto della Azzolina, e Brunetta, parodia del passato che è tornata prepotentemente alla ribalta con il rientro al governo. Senza dimenticare un Roberto Saviano che è stato interpretato con la mano del cuore. La mimica, infatti, è stata perfetta, compresa quella facciale, come anche le movenze ed i contenuti dell’intervento. I testi, infatti, sono stati tra i più convincenti e credibili.
Molte le battute ben assestate soprattutto nella prima parte con le parodie new entry, “Il salvavita Gabanelli” parlando di Milena Gabanelli e dei suoi interventi a La7: emittente, però, mai citata. Poi il discorso di Mario Draghi che, invece di parlare a Urbi et Orbi, si è rivolto a Furbi e Sordi. E ancora tutte le spigolature satiriche a proposito del nuovo ministro dell’Istruzione che non sapeva come arrivare da Ferrara a Roma.
Le maschere già viste
La seconda parte di Fratelli di Crozza 2021 è stata dedicata alle maschere del passato. Il comico genovese ha rispolverato Silvio Belusconi quale sponsor di Draghi e per l’entrata di Forza Italia nella compagine governativa. Una parodia a metà strada tra il vecchio ed il nuovo, tra il dejà vu e le dinamiche attuali. Flavio Briatore, ritornato in auge, è un personaggio mai accantonato. Come mai accantonato è il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca. Tutti inseriti nel nuovo contesto satirico-umoristico targato 2021.
Fratelli di Crozza è andato in onda senza pubblico. Ed è complicato per un comico far ridere con lo studio vuoto. Crozza da un anno, lo ha imparato a sue spese, a causa della pandemia.