La prima serata di Sanremo 2021 è andata in onda in diretta su Rai 1 martedì 2 marzo e noi vi proponiamo la recensione.
Il festival è iniziato al buio ed è rimasto in penombra per quasi tutta la serata. Significa che l’espediente spettacolare di accendere le luci, dopo qualche secondo dall’inizio, non ha acceso però la credibilità della prima serata del Festival.
La seconda kermesse canora gestita da Amadeus e Fiorello ha risentito molto delle atmosfere dello scorso anno. Elemento che è stato fin da subito evidente. Insomma un deja-vù che si è manifestato dalle prime immagini.
Sanremo 2021 recensione prima serata
La coppia Amadeus-Fiorello si è ripetuta nelle gag e nei siparietti spettacolari riproponendo schemi visti lo scorso anno. Sinceramente ci si aspettava qualche idea in più ed una creatività maggiore per ravvivare il Festival più singolare di tutta la storia dei 70 anni della manifestazione canora.
Certo esibirsi dinanzi ad un Teatro Ariston vuoto è sicuramente difficile per chiunque. Anche naturalmente per i cantanti in gara. Lo è ancora di più per i due conduttori che trovano, nel supporto degli applausi e nel calore degli spettatori, la linfa vitale per andare avanti e comunicare sensazioni al pubblico a casa.
Fiorello soprattutto si è sforzato di rendere credibili le sue performance dinanzi ad applausi, tra l’altro finti. Un vero e proprio surrogato della sensibilità degli spettatori che con le loro reazioni, in tutta la storia del Festival, hanno approvato e disapprovato quanto avveniva sul palcoscenico.
Un ricordo per tutti: la sonora levata di scudi contro Maurizio Crozza con la parodia di Berlusconi, nel Festival condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. Nei suoi interventi Rosario Fiorello ha cercato di spaziare su tutti i fronti spettacolari. Ha tentato anche di dare qualche spallata satirica al mondo politico. Ma lo ha fatto in maniera molto soft, quando si è rivolto a Draghi sottolineando che parlava cinque lingue contemporaneamente. Null’altro, solo comicità per il resto. Una comicità che non è stata neanche all’altezza dei guizzi creativi a cui Fiorello ha abituato il suo pubblico.
La prima ora è stata assolutamente senza spettacolo. É scivolata via così tra molte banalità intervallate dalla esibizione dei quattro giovani appartenenti alle Nuove Proposte.
Gli altri ospiti
Nella prima serata accanto ad Amadeus e Fiorello c’è stata la giovane cantante ed attrice Matilda De Angelis. È stata la piccola donna del Festival che ha reso, nella sua performance, proprio quanto ci si aspettava: molto. Ma poteva sicuramente dare di più.
La De Angelis si è mostrata spigliata e padrona del palcoscenico. Ma vi abbiamo notato una alterigia che non è riuscita a celare. Nessun imbarazzo o emozione: sembrava recitare con scioltezza un copione studiato a tavolino. In questo il suo compito è riuscito perfettamente.
Zlatan Ibrahimovic è stato assolutamente deludente. Nei suoi interventi ha cercato soltanto di coniugare calcio e spettacolo, ma in maniera del tutto banale e spesso anche spocchiosa. Insomma il personaggio non ha dimostrato alcuna empatia nei confronti del pubblico da casa che, certamente, avrà considerato la sua performance sopravvalutata sotto tutti gli aspetti, compreso quello economico. Buona l’ospitata di Loredana Bertè che si è dimostrata come sempre la Signora del Rock
Insomma è mancato il guizzo creativo per cui, almeno la prima serata, può essere considerata una ripetizione del passato.
Un’ultima annotazione: da segnalare l’esasperante interruzione pubblicitaria dovuta a spot martellanti che si sono susseguiti a ritmi incalzanti e ad intervalli brevissimi.