È andata in onda su Rai 1 la prima puntata del nuovo programma Canzone Segreta condotto da Serena Rossi e noi vi proponiamo la recensione. Lo show nasce con grandi pretese: riuscire a risollevare l’intrattenimento di Rai 1 che negli ultimi tempi è stato alquanto penalizzato.
Sei le puntate previste nel corso delle quali sette ospiti a settimana si accomodano su una sedia bianca ed accolgono le sorprese che la conduttrice e gli autori hanno riservato loro.
Canzone Segreta recensione
Ad un primo sguardo attento si ha la sensazione che lo show sia stato una spettacolarizzazione del vecchio programma di Paolo Bonolis, Il senso della vita. Un appuntamento destinato alla seconda serata dalle atmosfere intimiste ed emozionanti. Se però Il senso della vita aveva “un senso” emotivo e coinvolgente, Canzone Segreta è intrattenimento allo stato impuro.
Si è voluta puntare l’attenzione soprattutto sul fattore sorpresa da parte degli ospiti. Si sono enfatizzate atmosfere purtroppo già viste, perché il programma evoca anche altri ricordi. Alcuni più presenti, altri invece che affondano le radici in un passato cult.
Stiamo parlando in particolare del programma “Ti sento” condotto da Pierluigi Diaco nella seconda serata di Rai 2 e da poco concluso. E ci riferiamo anche ad una riproposizione in chiave esplicita delle “carrambate” rese famose da Raffaella Carrà. Altro stile ed altri tempi.
Canzone Segreta vuole muoversi tra musica ed emozioni, ma finisce per essere troppo ripetitiva nel susseguirsi delle sorprese realizzate ai vari ospiti che si accomodano sulla sedia bianca. Sette personaggi nella prima puntata hanno tentato di commuoversi e di dare al pubblico televisivo quella carica emotiva che, purtroppo, solo difficilmente abbiamo visto.
Nulla di nuovo dunque, anche se il format, di origine francese, è stato rivisto in ottica made in Italy. La versione italiana è apparsa più spettacolarizzata e diluita nel tempo e nello spazio televisivo. Ma si rischia anche una certa assuefazione pericolosa nel susseguirsi delle sorprese perché tutto diventa ad un certo punto prevedibile per il telespettatore.
La conduzione di Serena Rossi
La conduzione di Serena Rossi si è persa in tempi televisivi troppo lunghi. Le iniziali sorprese fatte agli ospiti hanno avuto una lungaggine che non è stata utile all’economia dello show.
La padrona di casa ha cercato di dare il meglio accogliendo gli ospiti e conducendoli quasi per mano sulla sedia bianca. E, alla fine delle sorprese, li ha intrattenuti con tutti i personaggi venuti per celebrare i ricordi di chi si accomodava sulla sedia.
Preferiamo Serena Rossi come attrice, anche se bisogna riconoscerle una varietà espressiva e la capacità di trasformarsi in un’artista a 360 gradi in cui è compreso anche il canto. Ma questa volta meritava di più. In alcuni momenti è apparsa sopra le righe, presa da una sorta di ansia da prestazione. La Rossi viene dal successo della serie Mina Settembre che ha raggiunto cifre molto elevate di share. Sarebbe impietoso il confronto tra la resa della fiction e la resa dello show.
Infine alcune sorprese sono state estremamente prevedibili, come ad esempio la presenza di Paolo Conticini nello spazio riservato a Veronica Pivetti. Si poteva sicuramente fare di più. Era necessario però spostare il programma in seconda serata ed avvolgerlo in una atmosfera più calda e intimista. La spettacolarità e le lungaggini del prime time non hanno convinto sufficientemente.
Noioso oltre ogni limite, insulso perchè non si capisce che interesse abbia la canzone che ha fatto incontrare a Miami Argentero e la compagna, format assurdo. La rossi manierata e piaciona ad ogni costo. Cambiato canale subito