Nell’appuntamento con E’ stato solo un flirt abbiamo però notato una sorta di decadenza del suo personaggio. La Clerici non è apparsa all’altezza del suo passato, ha assunto un tono troppo soft e una conduzione troppo lenta che hanno generato un sentimento di malinconia nel telespettatore del sabato sera. Soprattutto la struttura del format lascia perplessi: il ricordo dei flirt giovanili pone drammaticamente di fronte all’inesorabile trascorrere del tempo. Tutto ciò si matelializza nel confronto di foto e video di ieri rispetto alla realtà dell’oggi.
Quando compare, da dietro il sipario, la persona che l’interessato è venuto a cercare, si crea una specie di lifting all’incontrario: la gioventù dei tratti somatici lascia il posto all’azione che il tempo vi ha scolpito sopra. Chissà se gli ospiti, a quel punto, avvertono una sorta di malinconica delusione. Quasi tutte le storie raccontate appaiono senza un vero significato, sono fine a se stesse, funzione del solo spettacolo e forse dell’esibizionismo di chi vi partecipa.
Infatti molte, troppe vicende, non hanno un happy end. Gli ospiti che cercano l’oggetto del loro flirt giovanile si trovano poi dinanzi persone che hanno quasi sempre ricostruito la propria vita e si definiscono felici. Il fatto di riabbracciarsi sotto i riflettori a noi sembra solo il pretesto sul quale costruire lo show.
Il sabato sera la platea generalista un po’ avanti negli anni accetta l’amarcord, ma pretende un pizzico di speranza sotto forma di spettacolo. E’ stato solo un flirt, sotto molti aspetti, appare una sorta di C’è posta per te in cui sono mescolate le carrambate di raffaelliana memoria. Non solo: quei destini che avrebbero potuto prendere altre strade, rimandano alle atmosfere di Sliding door, con l’aggravante che quelle porte, per gli ospiti in studio, non si possono più riaprire.
A me sembrava che la stessa Clerici non fosse tanto convinta dello show di cui era padrona di casa, aveva un tono dimesso, un low profile che rendeva lento e monotono l’incedere dello spettacolo. Elementi che si sono attenuati nel corso delle puntate. Forse è preferibile la più genuina Antonella ai fornelli, indaffarata tra una tagliatella e una frittura, impregnata di fragranze domestiche. Una buona massaia che si trova a suo agio tra burro, carpacci e crostate.
Eppure quella stessa massaia era stata in grado di trasformarsi in una credibilissima conduttrice sanremese e in una altrettanto tata per piccoli genietti canori con Ti lascio una canzone. Il che significa che è la struttura dell’attuale E’ stato solo un flirt? a non funzionare