Si nota chiaramente lo sforzo degli sceneggiatori per rimediare alla fuga dal set di parecchi attori delle precedenti stagioni. Così l’invenzione scenica e la discesa in campo di new entry, che avrebbero dovuto rappresentare una iniezione di vitalità, finiscono per ingarbugliare gli eventi. Troppi gli ingredienti nuovi, talvolta inseriti alla rinfusa al punto da far perdere di vista la linea principale della narrazione.
I Cesaroni rischiano una involuzione in questa nuova stagione. In tutta la vicenda, vista nella prima puntata, appare difficile districarsi. Si passa, in maniera veloce, da un personaggio all’altro, se ne accennano le situazioni, ma subito dopo si passa agli altri comprimari lasciando spiazzato lo spettatore che, tra i tanti nuovi arrivati, fa fatica a riconoscerne i connotati.
{module Google richiamo interno} In ogni caso l’evento principale della puntata è stata la comparsa del quarto fratello Cesaroni, frutto di una relazione clandestina del padre dei tre “vecchi Cesaroni” in carica. Si è voluta legare la sua presenza ad un vecchio segreto custodito dal personaggio di Christiane Filangieri, nuova vicina di casa di Giulio Cesaroni (Claudio Amendola). Anche l’inserimento di questi due nuovi personaggi non è apparso lineare. La puntata si è conclusa con il bacio di Annibale Cesaroni al suo compagno che ha fatto capire l’omosessualità del nuovo arrivato e dovrebbe rappresentare uno spunto per una rifllessione e un messaggio di comprensione.
Dunque molte atmosfere alla Tutti pazzi per amore, persino le battute evocavano la serie con Emilio Solfrizzi: mancavano sole le musiche e le situazioni ultra-surreali dell’ex serie di Rai1. Non a caso, ad un certo punto, Giulio Cesaroni ha fatto un commento del tipo: “ma che accade in questa casa, sembrano tutti pazzi per amore“.
Qualche spruzzata di “Un medico in famiglia” è evidente nei nuovi dialoghi e in alcune situazioni familiari e sentimentali.
Inoltre è evidente lo sforzo degli sceneggiatori, di dare molta attenzione ai giovanissimi. Il personaggio della Filangieri ha tre figli in età adolescenziale intorno ai quali ruotano amici, fidanzatini e fidanzatine, un universo under venti che dovrebbe catturare la simpatia della stessa generazione. Ma il pubblico li seguiva a fatica, orientandosi con molta difficoltà in un racconto che rischia di perdere la propria identità.
Dei vecchi Cesaroni è rimasto poco.