Le vicende narrate iniziano nel 1974 e sono rigorosamente vere. Favino si cala con grande credibilità nel ruolo di Ambrosoli, nessuna sbavatura, nessuna retorica, una recitazione da manuale: il personaggio sembra essergli davvero cucito addosso.
La sensazione avuta fin dalle prime immagini è la grande considerazione del protagonista per la sua famiglia, per i tre figli in particolare verso i quali si dimostra sempre un padre affettuoso e pieno di attenzioni.
{module Google richiamo interno} Papà Giorgio gioca con i suoi bambini, si traveste da Befana per loro, ne ascolta i discorsi senza mai minimizzarli, risponde alle loro domande, cerca sempre di rassicurarli e di sdrammatizzare i problemi nei quali si trova e che gli costeranno la vita.
Un senso della famiglia, del rispetto verso la moglie e i bambini di cui si sentiva davvero il bisogno. Infatti il racconto televisivo, nelle ultime stagioni di fiction, ha spesso svilito sentimenti e valori positivi. E’ stato ben evidenziato anche il senso di responsabilità del protagonista che, più volte, ha ribadito di aver svolto il suo compito solo nell’interesse del proprio Paese.
Per quanto riguarda la recitazione, tutto il cast si è dimostrato all’altezza di un compito non facile, compresi i piccoli attori che interpretavano i figli di Ambrosoli.
Da sottolineare, però, che spesso, gli attori sembravano più sussurrare che recitare, quasi che il clima di diffidenza e di pericolo in cui ci si muoveva, si potesse evidenziare in questo modo. Spesso le atrmosfere erano anche abbastanza cupe, al punto da non riconoscere i personaggi: elemento che accresce la suspense e introduce in quel difficile periodo che sarebbe successivamente sfociato negli anni di piombo..
Ma tutto questo non sempre ha reso un servigio alla comprensibilità della storia. Ricordiamo che siamo nel 1974, periodo storico alquanto lontano per il pubblico più giovane che avrebbe avuto bisogno di un incentivo maggiore oltre la presenza di un ottimo attore come Favino.
In molti tratti della sceneggiatura, inoltre, si è notata una certa lentezza, soprattutto nella parte iniziale. Da sottolineare quanto fossero chiaramente finti i paesaggi soprattutto quelli di New York. La ricostruzione delle Torri Gemelle, che si vedevano ad un certo punto sullo sfondo, appariva il fondale di uno spettacolo teatrale,