Ma resta evidente un certo richiamo al meccanismo di Amici: quel puntare il dito contro il bambino che si vuole sfidare evoca chiaramente il talent della De Filippi. Anche la giuria, composta da Massimiliano Pani, Cecilia Gasdia e Pupo, tenta una dialettica meno soft rispetto al passato, con momenti di contrasto. Rimane, però, la perplessità di vedere bambini cantare d’amore, imitare le Spice girl, comportarsi in maniera non idonea alla loro età. Come i due piccoli che a sette anni dicono di essere fidanzati e cantano Un corpo e un’anima. E c’è anche l’imbarazzo di dover giudicare una bambina, Marica, che prende delle stecche perchè le hanno insegnato a portare la voce alle più alte tonalità possibili. Si sentiva impellente il desiderio di portar via la piccola, mortificata, dispiaciuta, ma già consapevole di non dover piangere in diretta.
Personalmente ho sempre condannato l’utilizzo dei bambini per scopi spettacolari. Ma la tv sembra aver trovato nei mini spettatori una fonte di audience rinnovabile ad ogni appuntamento. Per il resto, la Clerici, di bianco vestita, splendente da far invidia alla migliore Ferrari, fa il suo mestiere e cerca di trattenere la platea con momenti emozionanti anche oltre le esibizioni dei baby artisti. Particolare, in questo contesto, la presenza di Annalisa Minetti con la sua medaglia di bronzo al collo.
Dall’altra parte dell’etere, Maria De Filippi, gioca la sua partita con le medesime armi di sempre: l’emozione delle storie comuni nelle quali inserisce vicende totalmente inventate ad uso e consumo di alcuni ospiti particolari. Alessandro Siani che ha aperto la puntata è un personaggio di grande appeal, piace ad un pubblico trasversale, fatto anche di giovani e giovanissimi. Presente, recentemente, in tutti i programmi della De Filippi, ha intrattenuto il pubblico di C’è posta per te all’inizio, giusto per fidelizzare gli spettatori e convincerli a non cambiar canale.
Più tardi, altro momento clou: la presenza di Gabriel Garko, portatore di audience che trascina soprattutto il pubblico femminile, affezionato a C’è posta. Naturalmente Garko è testimonial di una storia strappalacrime, di buoni sentimenti. Perchè è questa la forza della De Filippi: occuparsi solo di vicende familiari “pulite” dove non esistono problemi di droga o di delinquenza. C’è posta presenta l’Italia dei buoni sentimenti, dove le diatribe si possono superare con una parola di speranza che, in trasmissione, è quella della padrona di casa. La capacità della De Filippi di mediare tra le persone che vanno da lei per riappacificarsi, è il valore aggiunto che fa assomigliare la trasmisssione ad una terapia psicologica di gruppo.
Infine, gli ascolti: prevedibile la vittoria di C’è posta per te con 3.862.000 spettatori e il 22,62% di share. Ti lascio una canzone si è fermata a 3.776.000 fan dei bambini canterini con il 20,75% di share. Numeri non altissimi per il primo scontro autunnale tra Rai1 e Canale 5.