Le aspettative della vigilia erano alte, almeno da quanto anticipavano i roboanti comunicati aziendali. Avrebbe dovuto trattarsi di uno show rivelatore e rivelazione. In questo senso: ogni domenica, per nove settimane, i telespettatori avrebbero rivisto vecchi show di Rai 1 condotti da grandi artisti. E sarebbero stati proprio i conduttori a svelare tutti i retroscena degli spettacoli, gli episodi singolari e curiosi che all’epoca non erano stati svelati. Insomma una succosa summa di curiosità e di quanto non era stato visto dai telespettatori. Da qui forse il gioco del titolo “Visto non visto”.
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Oggi si è iniziato con Gigi D’Alessio. Il cantante avrebbe dovuto portare il pubblico si Rai1 all’interno dei due spettacoli realizzati per Rai1: Gigi, questo sono io e Tu vuo’ fa l’americano. Gli show li abbiamo visti, rimontati a seconda delle esigenze del racconto fatto dallo stesso D’Alessio. Ma tutte le grosse novità legate alla presenza dell’artista protagonista di puntata erano assolutamente assenti.
Visto non visto- che spettacolo è l’ennesima replica, l’ennesimo amarcord camuffato da novità estive. Il pubblico del pomeriggio domenicale è già molto annoiato e stanco di repliche. Trovarsene un’altra con la pretesa di farla passare come nuovo spettacolo è davvero troppo anche per il più agffezionato seguace della prima rete.
Certo, abbiamo riascoltato canzoni piene di appeal che non scadono. Abbiamo rivisto duetti tra D’Alessio e gli ospiti dei due show di cui è stato conduttore su Rai1. Naturalmente nessun accenno all’altro programma Questi siamo noi che il cantante, due anni fa aveva condotto su Canale 5 con Anna Tatangelo. D’Alessio ci ha fatto rivedere un collegamento effettuato con Striscia la notizia, con Ezio Greggio e Michelle Hunziker. Era stato presentato come un “collegamento con i nostri connazionali all’estero”. Questa era la grande novità. Tutto, purtroppo dejà vu.
Visto non visto- che spettacolo avrebbe dovuto andare in onda lo scorso 28 giugno. Ma è arrivato in video con ritardo. Probabilmente gli autori e i responsabili di Rai1 si erano resi conto della assoluta inadeguatezza dell’ennesima replica. Ma alla fine l’abitudine e la necessità di riempire il palinsesto hanno avuto la meglio.