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Una conduttrice con fin troppo correttore sotto gli occhi, apre la puntata introducendo gli ospiti: Enrica Bonaccorti, Paolo Brosio, Alessandro Cecchia Paone, Ignazio Ingrao, Luigi Garlasco e don Davide Banzato. Non manca il giornalista collegato da via della Conciliazione; motivo, naturlamente, sono i recenti arresti in Vaticano.
Il dibattito però, non prende ancora il via. Prima infatti, un servizio su Natuzza Evolo, di cui ricorrono i sei anni dalla morte. Le telecamere si spostano ora a Mileto, nella casa della donna: l’inviata è insieme al figlio di Natuzza Evolo, e ci mostra la stanza dove dormiva. L’uomo parla di fenomeni “grandi” e svela di non aver saputo niente delle ferite fino a 18 anni.
Il racconto prosegue con le testimonianze di chi da Natuzza è stato “miracolato”: le viene attribuita la bilocazione e il tocco a croce. Non ci viene risparmiato nemmeno un batuffolo con goccia di sangue che, zoomato, dovrebbe rivelarsi proprio a forma di croce.
Di fronte a uno dei casi ricordati, Enrica Bonaccorti sostiene che, oltre quattro settimane, non si tratti di coma e che i medici non dovrebbero togliere speranze ai familiari.
Ci si interroga in seguito sulla bilocazione di Natuzza, la capacità di essere contemporaneamente in due luoghi diversi: Brosio è scatenato. In pratica, davanti a un don Davide più cauto sull’attribuire la bilocazione, è Brosio a dare lezioni di fede.
Al rientro in studio, con tanto di sottofondo di campane che suonano a morte, si prosegue su Natuzza, a cui è stata attribuita anche la capacità con i morti che sono andati a “cercarla”. A Reggio Calabria, la donna è stata ricoverata in ospedale psichiatrico e al controllo di esperti, che avrebbero motivato la bilocazione con le allucinazioni.
Rimane poi aperta la questione del sangue: perché non si coagula? Viene mostrata una filetta di sangue che, dopo 12 anni, non si è appunto coagualata; da casa, il figlio ricorda che la semplicità della madre.
Breve collegamento con Fabio Marchese Ragona dal Vaticano: Bergoglio vuole che si vada a fondo su quanto sta accadendo.
Si cambia presto argomento: il telo di Oviedo. Dopo un approfondito servizio, ci si interroga sulla sindone: il sudario è appartenuto a Gesù Cristo? Gli studi hanno verificato che l’epoca fosse la stessa.
Altro “mistero”, il dipinto di Manoppello, di cui non si identificano i colori con cui è stato realizzato. L’ipotesi è che vi sia impresso il volto di Gesù Cristo. Stessa tesi di fondo per il telo di Oviedo e la Sacra Sindone: confrontate, le reliquie avrebbero dieci punti corrispondenti, che renderebbero i volti compatibili nei punti essenziali. Sarebbero compatibili anche i segni di tumefazione sulla guancia.
Il telo di Oviedo sarebbe stato utilizzato per tamponare il naso di Cristo il primo giorno di crocifissione.
A quasi mezzanotte, La strada dei miracoli vira su Medjugorie. A partire dalla sparizione di un frate, si affronta un lato inedito che esula da apparizioni e guarigioni: Medjugorie come luogo in cui si annida il male.
Sulla collina della croce, dove si è recato un inviato, i pellegrini andrebbero per compiere riti satanici: lo raccontano “voce di paese su internet”. La sera, i sentieri della scalata del monte possono rivelarsi una trappola, e si sono verificati alcuni esorcismi.
Don Davide Banzato chiarisce che ormai gli esorcisti lavorano sempre fianco a fianco con gli psichiatri, dato che nella maggior parte di casi si tratta di casi esclusivamente psichici.
La conduttrice accoglie quindi Milena Casolare, che racconta i suoi 25 anni da “indemoniata”. Tutto inizia quando si separa dal marito, fino a quando un prete si è accorto del suo male.L’ha aiutata padre Michele Barone, anche lui in studio: recatosi a casa della ragazza, il demonio gi avrebbe indicato i punti in cui si annidava il male. Pare che, quando l’acqua benedetta toccava determinati punti, il diavolo urlasse di dolore.
La puntata si conclude qui, l’appuntamento è per martedì prossimo.