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Inevitabile un riferimento ai fatti di Parigi. La trasmissione resterà in collegamento per tutta la serata con l’inviato Alessandro Cracco dalla capitale francese. Belle le parole della conduttrice: “Non saremmo La strada dei miracoli se non cercassimo la luce nel buio di questo momento“. Safiria Leccese poi introduce i temi della puntata odierna.
Si parte dalle apparizioni mariane. Guardando la cartina dell’Europa e i 12 luoghi in cui si sono verificate, unendo i punti si otterrebbe una “M”, quella che è stata chiamata la firma della Madonna. La prima apparizione avvenne a Pontmain nel 1830. Poi le tappe più note, tra cui Lourdes e Fatima. “Mete italiane” Civitavecchia, Roma e Siracusa.
A Parigi, a Rue de Bac, c’è un santuario che ospita la cappella della medaglia miracolosa. Qui la Madonna apparve nel luglio del 1830 ad una monaca, suor Caterina. La Vergine era seduta. In una seconda apparizione, chiese alle religiosa di realizzare una medaglia. Dopo il conio del monile, a Parigi ci fu un’epidemia di colera. Molti si salvarono, stando a quanto si apprende, stringendo nelle mani la reliquia. Anche Safiria Leccese ha al collo la medaglia di cui si parla.
Lourdes rappresenta un altro momento importante nella storia delle apparizioni della Madonna. Il programma ha seguìto il viaggio di alcuni pellegrini nel santuario edificato in onore della Vergine. Dal 1858, Bernadette Soubirous vide la Madre Santa per 18 volte. Se ne ricostruisce la biografia. La Chiesa ha riconosciuto finora 69 grazie associate alla Madonna di Lourdes.
E ora si arriva a Roma, alla chiesa delle Tre fontane. Nel 1947, in una grotta, la Madonna apparve a dei bambini, figli di Bruno Cornacchiola, fervente anticlericale a tal punto da pianificare l’omicidio di Pio XII. Dopo pochi istanti, anche lui vide la Vergine, che le passò le mani sugli occhi. Dopo quanto accaduto, si convertì al cattolicesimo e la sua vita cambiò radicalmente. L’uomo è morto nel 2001. Molte persone dicono di essere guarite miracolosamente dopo aver pregato sul luogo dove la Vergine comparve 68 anni fa.
Alla Madonna delle tre Fontane è associata una guarigione prodigiosa. Nell’aprile del 2010, la giovane Athena Raco andò in gita con la scuola a Ventotene. Durante l’escursione, si staccarono dei massi che travolsero lei e due sue compagne, morte sul colpo.
La ragazza si salvò dopo una lunga lotta tra la vita e la morte. La famiglia, in particolare la zia, pregò incessantemente la Madonna ed Athena cominciò a migliorare prodigiosamente, guarendo. La ragazza è in collegamento con sua zia da casa e racconta a Safiria Leccese la vicenda.
Athena rivela che durante il coma visse una sorta di esperienza di pre-morte, nella quale incontrò le sue due amiche uccise nell’incidente, che, insieme ai familiari scomparsi in passato, la rassicurarono sulla sua sopravvivenza.
Arriva il momento dell’intervista ad Andrea Bocelli, in collegamento da casa sua. Il cantante in gioventù non era molto religioso, ma si definiva “agnostico“. Poi, con il passare dell’età, le cose sono cambiate e si è pian piano avvicinato a Dio, non senza ostacoli. Bocelli esprime la sua posizione sul tema dell’aborto: non è favorevole, ma non condanna o giudica chi lo pratica.
Poi, spinto dalla conduttrice, si siede al pianoforte e canta un Agnus Dei. La moglie, Veronica Berti, lo raggiunge in diretta ed ammette che, dopo la loro conoscenza, si è avvicinata molto alla fede, anche grazie a Don Davide Banzato, ospite fisso del programma. “Chi intraprende con decisione la strada della ricerca di Dio, deve farlo con disciplina. Nel corso della sua vita farà delle esperienze interessanti, accompagnato sempre dal Signore“, afferma Bocelli.
Terzo blocco della trasmissione. Si parla del Sacro Graal, la reliquia delle reliquie, quella che secondo alcuni dovrebbe essere la coppa utilizzata da Gesù Cristo nell’ultima cena. Giuseppe d’Arimatea avrebbe raccolto il sangue di Cristo morto all’interno di questo contenitore. Sono poche le prove storiche che testimoniano la sua esistenza, però.
Secondo altri, il Graal non sarebbe il calice, ma un piatto all’interno del quale Gesù spezzò il pane. Un alone di mistero da secoli avvolge il tema: non si sa dove sia questo preziosissimo contenitore.
Il medico Gabriele Montera propone un’ipotesi suggestiva. Partendo dall’Ultima cena di Leonardo, dice che su una delle pareti, al di sopra di Bartolomeo, si vedrebbe un calice. Sopra a quest’ultimo, sembrerebbe figurarsi un immagine di uomo, che coinciderebbe con il volto della Sindone. Poco convinto della versione Massimo Polidoro, segretario del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale).
In diverse zone del mondo si rivendica la presenza del Santo Graal, ma è a Valencia che si trova la coppa che molti identificano come la misteriosa reliquia. Per Cecchi Paone il Santo Graal è da considerare più che altro un simbolo che un oggetto reale.
Si parla di eventuali messaggi nascosti nell’opera di Leonardo, ma gli opinionisti in studio non sembrano molto convinti di questa possibilità, tanto più che, come dice Cecchi Paone, l’artista non era credente. Sulla questione girano molte storie, anche delle leggende, di cui si parla in studio attraverso i commenti degli ospiti.
Si è parlato della possibilità che ci sia il Sacro Graal a Genova. Nello specifico, nel capoluogo ligure è custodito il Sacro Bacino, una coppa esagonale che dovrebbe essere il piatto utilizzato da Gesù nell’ultima cena, in cui era contenuto l’agnello. Non si arriva, come d’altronde anche la storia non ha fatto, ad una conclusione certa. E un po’di confusione si avverte, corroborata dalla nebbia che avvolge il tema praticamente da sempre.
L’ultima parte del programma è dedicato agli attacchi terroristici dell’Isis di venerdì scorso a Parigi. In un toccante servizio, vengono lette le parole di una superstite al massacro di venerdì scorso.
Tra gli ospiti di questa ultima parte del programma c’è Magdi Cristiano Allam. Questi è concorde con il Papa, che ha definito quanto accaduto “una terza guerra mondiale a pezzi”. Il giornalista afferma: “Quanto è accaduto a Parigi è lo specchio di quanto sta avvenendo dall’altra parte del Mediterraneo, un genocidio di cristiani”.
Ferma condanna da parte anche di Ebla Ahmed, avvocatessa inglese e di padre yemenita. Professa la religione islamica ed è durissima con i terroristi dell’Isis: “Sono dei criminali! La religione islamica si basa sui valori della pace e del rispetto”. Allam però ribatte dicendo che nel Corano c’è scritto tutto il contrario di quanto da lei detto. Come già detto a Maurizio Belpietro nel corso di Mattino Cinque, per lui “l’Islam e l’Isis coincidono al 100%“. E tra i due nasce una discussione, con la Ahmed che accusa il giornalista di non rispettare le altre religioni.
Alessandro Cecchi Paone non ammette la presenza di una guerra di religione, quanto quella di “uno scontro fra civiltà ed inciviltà, tra umanità e disumanità“. Secondo lui, l’Isis non rappresenta la totalità degli islamici. Non è molto d’accordo con lui Paolo Brosio e i toni si alzano.
Safiria Leccese chiede agli ospiti se nel Corano ci possa essere realmente qualcosa che possa indurre a comportamenti come quelli adottati dai terroristi. Ahmed: “Non bisogna leggerlo parola per parola, va contestualizzato. Molto dipende da come viene interpretato”. Allam: “Sono innumerevoli i versetti in cui Allah induce ad uccidere gli infedeli”. Impossibile, dunque, che tra i due ci sia un punto di contatto.
Don Banzato: “Insieme ai musulmani dobbiamo lottare per la pace. Loro sono chiamati ad un salto di qualità, anche perché non hanno una guida spirituale. La loro sfida sarà trovare un’adeguata esegesi al testo coranico”.
Con un rvm in cui vengono lette le parole, scritte su Facebook, di un uomo che ha perso la moglie nel massacro del Bataclan, si conclude la puntata. Prossimo appuntamento martedì 25 novembre, alle 21.10, sempre su Rete 4.
Ciao. Sapresti pubblicare il testo finale circa i fatti di Parigi della puntata in oggetto? Un testo splendido che vale la pena divulgare. Grazie.