Iniziamo da Ballarò, in onda su Rai 3 a partire dalle 21.05, e in streaming sul sito rai.tv. Al centro dell’appuntamento di stasera l’emergenza migranti, davanti a cui alcuni paesi stanno rivendendo la propria posizione riguardo gli accordi di Schengen. Che l’uscita dell’Austria possa dunque convincere altri Stati a seguirne l’esempio?
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Spazio poi al lavoro del governo dopo il salvataggio delle quattro banche in crac; in particolare l’attenzione sarà concentrata sui rimborsi ai risparmiatori che, a seguito di quel salvataggio, hanno perso i soldi investiti. Si parlerà inoltre anche di pensioni anticipate, mentre non è stato anticipato nulla riguardo il ddl Cirinnà né la manifestazione Sveglia Italia, svoltasi sabato a sostegno delle unioni civili, o le polemiche sul prossimo Family Day: tutte questioni che pure hanno tenuto bancio negli ultimi giorni.
Interverranno nel dibattito il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, Mara Carfagna (FI), Ernesto Carbone (PD), Anna Ascani (PD), Giorgio Airaudo, (Sel) Michel Martone e i giornalisti Antonio Padellaro, Ferruccio De Bortoli, Francesca Schianchi e Franca Leosini. La Leosini ha debuttato il 21 gennaio con la nuova stagione di Storie Maledette, promossa in prima serata e in onda givedì prosismo con la seconda puntata.
E a proposito di giornalisti, nel salotto di Massimo Giannini ci sarà anche Mario Calabresi, nuovo direttore di Repubblica, per rilascare la sua prima intervista dopo essere ufficialmente subentrato ad Ezio Mauro.
Passiamo ora a diMartedì, trasmesso su La7 dalle 21.15 e visibile in streaming sul sito la7.it. Giovanni Floris aprirà come consueto la serata grazie alla copertina di Maurizio Crozza, appuntamento ormai tanto irrinunciabile quanto atteso dal pubblico dei suoi talk show. Dall’ironia del comico genovese si passerà dunque al dibattito in studio, che stasera prevede la presenza del giornalista Alan Friedman e dell’avvocato Antonio Catricalà.
Oltre ai temi battuti dal “rivale” Ballarò, il programma tratterà le primarie del centrosinistra e il dibattito sulle unioni civili, che dividono al loro interno sia la maggioranza che l’opposizione. Ma Floris allargherà la discussione anche sul fronte internazionale, per sviscerare il possibile intervento armanto dell’Italia in Libia, le minacce terroristiche da parte dell’Isis e la risposta del governo in fatto di sicurezza.