L’ultima puntata andata in onda, si chiudeva con Gianni davanti a una domanda che non lasciava via d’uscita: la moglie gli chiedeva se l’avesse tradita con la vicina. Ebbene, il motivo per cui l’uomo non se ne è andato dall’appartamento dei ragazzi, è quasi eroico: lo sciagurato ha infatti risposto si. Prende così il via la seconda stagione.
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Ad aprire la conferenza, il regista Daniele Grassetti: in fase di scrittura, questa volta si è cercato di dare un respiro più ampio. Si è ragionato in termini diversi: anziché scrivere pensado al formato della sketch comedy, si è cercato di dar vita a una sorta di “fiction ristretta”. Sono state realizzate alcune puntate speciali: una a tema Bollywood, una in cui Gianni sarà vestito da Marylin e un’epica lotta all’Inps in cui Gianni vuole conoscere il suo destino previdenziale. Davanti alla domanda se la prospettiva sia, prima o poi, quella di un lungometraggio, prende la parola Tinni Andreatta, direttrice di Rai Fiction: la Andreatta non conferma e nemmeno smentisce.
Nelle note di regia, si legge che Gianni ha compiuto il passaggio da “sfigato” a “sfigato consapevole”: inizia ad andare fiero di ciò che è, spiega Paolo Calabresi. Perché Gianni è un supereroe che, nonostante i problemi, lotta senza mai perdere la dignità: lui crede in quel che fa.
Cristel Checca, Francesco Russo e Luca di Capua, rispettivamente Chiara, Rodolfo e Fulvio, confermano le caratteristiche dei propri personaggi: se Gianni evolve, loro sono sempre gli stessi, ma sempre più complici con il protagonista. La prospettiva che l’uomo possa diventare loro mentore e perdere il ruolo di “giocattolo”, è lontana: la missione è sempre la stessa di “consopravvivere”.
Per questa seconda stagione è stato allargato il gruppo di scrittura: tra gli altri, ancora i The Pills, Luca Ravenna e persino alcuni ragazzi che ancora frequentano il Centro sperimentale di Cinematografia.
Zio Gianni 2 è una coproduzione Rai Fiction e Ascent Film.