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Si è conclusa, lunedì sera, sulla principale rete Mediaset, l’avventura televisiva della serie I misteri di Laura, prodotta dalla Casanova Multimedia e con la Natoli come protagonista nel ruolo di una poliziotta stile Colombo in gonnella. Intorno i consueti elementi della fiction made in Italy: lavoro, famiglia, figli, separazioni coniugali e altri amori. Laura, la protagonista ha avuto molte incertezze nella sua vita privata ma nessuna in campo professionale. Dotata di un fiuto singolare per le indagini e la ricerca dei colpevoli di turno, il personaggio ha coniugato commedia e giallo, in un mix già battuto dalla fiction made in Italy ma non sgradevole.
Questa volta, però, qualcosa non ha funzionato. E la serie è scesa, in alcune puntate, persino al 9% di share, al punto che Canale 5 aveva deciso di relegarla su Retequattro, salvo un subitaneo e giusto ripensamento. Nell’ultimo appuntamento ha fatto registrare 2.884.000 telespettatori, share 11.95%. Decisamente poco per la rete leader di Cologno Monzese.
Canale 5 nella programmazione de I misteri di Laura è incorsa in alcuni errori di valutazione. Innanzitutto non ha considerato che Carlotta Natoli, nonostante la grande notorietà conquistata con il serial di casa Mediaset, Distretto di polizia, è stata recentemente un volto della fiction Rai. Il pubblico l’ha vista nelle tre stagioni di Tutti pazzi per amore e, più recentemente, in Braccialetti rossi di cui ha girato due sequel e ne sta realizzando il terzo sempre nella parte della dottoressa Lisandri.
E’ stato soprattutto questo ruolo ad immortalarla nell’immaginario di un pubblico che ha molto amato e continua ad amare la serie prodotta dalla Palomar di Carlo Degli Esposti. La Lisandri è stata accanto a Leo, uno dei protagonisti di Braccialetti rossi, e lo ha aiutato a combattere il terribile tumore al cervello nell’ospedale nel quale lei opera e il giovane era ricoverato.
La Natoli avrebbe avuto bisogno di un periodo più lungo di tempo per scrollarsi di dosso la Lisandri e calarsi nel ruolo leggero di Laura. Troppo legata a Rai1 per proporsi su Canale 5 senza una idonea preparazione e senza una necessaria decantazione.
I misteri di Laura non è stata una serie peggiore di tante altre passate in tv. La Natoli è riuscita ad essere credibile pur nell’esilità delle trame raccontate puntata dopo puntata. Accanto a lei ha raggiunto la sufficienza la maggior parte del cast. Da segnalare anche la convincente interpretazione di Fatima Trotta (conduttrice di Made in Sud) nella parte di una simpatica baby sitter.