Che avverrà in questa seconda serie?
Innanzitutto ci saranno più episodi, 35 in tutto. Inoltre ve ne saranno alcuni tematici: ci sarà la puntata in stile Bollywood, quella remake di un film. In questa seconda stagione è stato dato un taglio diverso rispetto alla precedente, perciò avremo anche vari episodi che consentiranno di approfondire il personaggio.
Il mio è quello intitolato Chiaretta si innamora, e ogni ragazzo della casa avrà la sua love story. Avremo inoltre delle guest star: Magalli, Tiberio Timperi e la Gerini.
Interverranno nel ruolo di se stessi, oppure interpreteranno una vera parte?
Dipende dal personaggio. Magalli ad esempio, interverrà in una puntata particolarissima, basata su Bastardi senza gloria di Tarantino. Magalli sarà l’inviato della Rai che chiede il canone.
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Le relazioni amorose dei protagonisti segnano una loro maturazione?
Essendo un sitcom, non c’è un vero arco di crescita del personaggio. Però, essendoci situazioni nuove, li vedremo in nuovi panni, quindi sicuramente li conosceremo meglio.
Cosa accadrà invece a Gianni?
C’è ancora l’interrogativo Fiorella/non Fiorella, perché non sappiamo se tornerà con la moglie. La prima stagione si è chiusa lasciando il dubbio. Anche lui si confronterà con nuove situazioni, divenendo molto più consapevole di sé.
A livello professionale, Zio Gianni le ha aperto nuove possibilità?
Ci sono state delle opportunità che non sono andate fino in fondo per vari motivi, impegni che non sono riuscita a prendere per questioni di tempistiche. Però è stata una scelta, dovuta al fatto che ho una mia compagnia di teatro, fondata insieme al collega drammaturgo Gianni Spezzano: è stato un anno denso, abbiamo portato in scena ben due spettacoli.
Quindi, per ora, l’esperienza sul piccolo schermo si limita a Zio Gianni?
Per ora si, in futuro chissà. Sono concentrata sul teatro.
Ma lei la guarda la tv?
In realtà non ce l’ho nemmeno a casa. Zio Gianni lo guardavo o a casa dei miei, oppure sul sito rai.tv.
Beh, in fondo c’è una continuità, visto che la serie nasce in rete…
Non proprio: hanno attinto in rete, però la serie è pensata e scritta per la tv. Rispetto ad alcuni lavori dei The Pills, Zio Gianni è “meno forte”. Tant’è che l’anno scorso, ne è nata una diatriba perché qualcuno in rete li accusava di essersi in qualche modo venduti. Ma è normale che il prodotto fosse diverso rispetto ai video che vengono caricati in rete, più leggero. E nonostante questo, qualche mamma ci ha rimproverato sulla pagina Facebook, perché magari avevamo detto qualche parolaccia mentre guardava la serie con il figlio.
Comprensibile, l’orario di messa in onda è proprio quello in cui le famiglie cenano
Non solo: Zio Gianni è molto apprezzato proprio dai bambini. Me ne sono accorta in prima persona: mi hanno chiesto l’autografo varie volte, e non pensavo che potesse riscuotere successo tra i più piccoli, ne sono sorpresa.
Un altro pubblico a cui la serie è piaciuta molto, è quello dei cinquantenni: evidentemente si sono immedesimati nel ruolo.
Ci sarà una terza stagione?
Ancora non si sa, è un grande punto interrogativo. Si è persino parlato di un film, ma è tutto da vedere. In Rai sono sicuramente felicissimi del progetto, vedremo come vanno gli ascolti.
L’anno scorso mi aveva parlato del suo rapporto con i social, raccontandomi di quanto fosse poco dedita al loro utilizzo. Dopo Zio Gianni la situazione è cambiata?
Si. Prima non aggiungevo nessuno, a meno che non conoscessi di persona chi mi chiedeva l’amicizia: ora, per forza di cose, la situazione è cambiata. Però ancora non ho Instagram, mi sono iscritta a Twitter ma non l’ho mai utilizzato.
Quali sono i suoi prossimi impegni lavorativi?
Bambolina, uno spettacolo teatrale la cui storia parla di droga. Ma realizzata in maniera evocativa, con una messa in scena non banale.