La regia è di Francesco Amato, la realizzazione per Rai Fiction è della casa di produzione cinematografica ITV Movie.
La serie si compone di sei puntate complessive ognuna della durata di 100 minuti. Le riprese sono iniziate lo scorso settembre. Il primo ciak è stato girato a Metaponto dove la troupe si ferma fino al 20 ottobre. Successivamente ci si trasferisce a Matera dove sono previsti altri due mesi riprese.
Un’ultima parte della vicenda raccontata avrà come set Roma. Ma per arrivare nella capitale bisognerà aspettare febbraio 2019. Si tratta dunque di una serie che ha come luogo principale la costa ionica.
La vicenda raccontata ha come protagonista il sostituto procuratore di Matera, Imma Tataranni interpretato dall’attrice Vanessa Scalera, già vista in serie precedenti come Squadra Antimafia – Palermo oggi e Lea.
Nel ruolo del marito di Imma c’è l’attore Massimiliano Gallo. Il personaggio del sostituto procuratore Tataranni è nato dalla penna della scrittrice Mariolina Venezia che l’ha resa protagonista dei suoi primi due romanzi i cui titoli sono rispettivamente: Come piante tra i sassi e Maltempo.
Contrariamente a tutte le altre protagoniste di fiction Imma Tataranni non ha un fisico statuario, c’è di più, non è neanche bella. È alta poco più di un metro e cinquanta, ha i capelli crespi, un carattere impossibile da sopportare e veste in una maniera estremamente improbabile. Infatti i suoi look vertono soprattutto su colori molto forti, ama indossare abiti dorati e camminare sul tacco 12.
Per una donna di 43 anni non è davvero poco. Se ha un aspetto che desta davvero poco appeal, per quanto riguarda il lavoro è imbattibile. Infatti il sostituto procuratore Tataranni è un vero e proprio incubo per i colleghi. Per carabinieri, poliziotti e forze dell’ordine in generale è diventata una sorta di spina nel fianco.
Lo stesso può dirsi per i delinquenti locali. Ha insomma una personalità controversa: da una parte dimostra di non avere spirito di intuizione, ma all’improvviso viene colta da veri e propri lampi di genio. La sua più grande qualità è l’ottima memoria che possiede grazie alla quale riesce a risolvere in moltissimi casi e fa persino tremare i palazzi del potere.
Sullo sfondo di questo scenario c’è una Basilicata dalla doppia personalità: da una parte appare arcaica in tutte le proprie tradizioni legate ad un passato oscurantista, dall’altra invece ostenta una modernità ed una tecnologia 4.0.
Ancora una volta dunque un sostituto procuratore è protagonista della fiction made in viale Mazzini. Sarà però un personaggio scomodo che, sotto alcuni punti di vista, potrebbe quasi essere considerata un Rocco Schiavone in gonnella.