Dopo l’ultima puntata, quando si è saputo che Rai Fiction non era intenzionata a rinnovare la serie per una seconda stagione, c’è stata una vera e propria protesta sul web che ha coinvolto Facebook e Twitter. I fan chiedono a Rai Fiction di dare un futuro Valeria Ferro e alla madre Lucia, perché i misteri che avvolgevano la loro vita privata non erano stati del tutto chiariti. E sono rimasti molti interrogativi ai quali soltanto un sequel potrebbe dare una risposta.
Le ultime immagini hanno mostrato Lucia (Monica Guerritore) svelare alla figlia di essere frutto di uno stupro. La donna aveva trascorso in carcere molti anni perché accusata di aver ucciso il marito, mentre Valeria Ferro non aveva mai creduto che questa fosse l’unica verità. L’identità dello stupratore di Lucia non è mai stato rivelato. Sono rimaste quindi molte parti ancora oscure che soltanto una seconda stagione potrebbe chiarire. L’attrice, Monica Guerritore, è del parere che non bisognerebbe lasciare interrotta una serie il cui pregio è di aver rivoluzionato la banalità della cronaca nera così come viene trattata nella fiction.
“Credo che la lungimiranza della serie abbia avuto, come obiettivo, il raggiungimento di una qualità e di una recitazione credibili. Non solo, “Non uccidere” voleva portare alla luce gli orrori nascosti nel nucleo familiare. E con tutto quello che accade oggi, mi riferisco soprattutto agli omicidi che avvengono tra le mura domestiche, è necessario dare al male la giusta dimensione“, commenta la Guerritore. {module Pubblicità dentro articolo}
“La superficialità con cui vengono trattati i casi di cronaca nera nella fiction tradizionale rischia di rendere banale il male. In quest’ottica io sono profondamente in sintonia con il direttore generale della Rai Campo Dall’Orto che ha deciso di eliminare la cronaca nera dai contenitori pomeridiani” continua l’attrice.
A tutto questo si aggiunga che “Non uccidere” scavava nei segreti di una famiglia, e dopo 11 puntate, stava delineando la vita di Lucia e soprattutto il suo passato.
“Io ho voluto dare a questa donna tutta la sofferenza che aveva nell’animo e ho cercato di farla arrivare al pubblico attraverso l’espressione del mio viso. Lucia è anche la storia di una maternità negata. Ed io per interpretarla mi sono ispirata ad un caso realmente accaduto di cui non posso fare il nome. Ma un sequel potrebbe definitivamente fa luce su tanti misteri rimasti ancora insoluti” prosegue ancora Monica Guerritore.
“La donna alla quale ho prestato il mio aspetto è una madre che si è accusata di un delitto. Il dolore di Lucia potrebbe nasconderne altri più grandi, perciò spero fortemente che si possa trovare la maniera di proseguire la serie per portare alla luce quelle ombre che si nascondono nei rapporti tra familiari. Ci sono infatti ombre che parlano molto più esplicitamente di tanti notiziari o trasmissioni che si occupano di cronaca nera“.
Noi siamo del parere che “Non uccidere” dovrebbe avere un seguito soprattutto per delineare che cosa realmente è accaduto la notte in cui Lucia avrebbe ucciso il marito Mario. In tutte le 11 puntate andate in onda non c’è mai stato nessun flashback che riportasse indietro la narrazione e spiegasse che cosa ha realmente visto Valeria Ferro quando era bambina. Immagini che sicuramente hanno segnato tutta la sua vita e le hanno lasciato quell’espressione persa nel vuoto che i telespettatori hanno visto nel corso della prima stagione senza però riuscire a spiegarne il motivo. {module Pubblicità dentro articolo}
Noi vi terremo informati di tutto quello che accadrà e delle decisioni che verranno prese per un eventuale sequel.