L’attore spiega a maridacaterini.it come si evolve il suo personaggio e in che modo sono state girate le scene che lo riguardano.
Ci racconta, intanto, chi è l’anatomopatologo che lei interpreta?
Fumagalli è l’alter ego di Schiavone, colui che lo aiuta a risolvere i tanti casi di cronaca nera di cui si occupa. E’ un professionista molto preciso e responsabile, dotato anche di una ironia un po’ macabra.
Dove si sono svolte le riprese che la riguardano?
Per il lavoro che svolge, Fumagalli è quasi sempre nella sala autoptica che è stata ricostruita in un’ala dismessa di un ospedale ubicato di fronte al cimitero del Verano a Roma. C’è un vero e proprio filo rosso che unisce i morti veri con quelli per fiction. Io sono li, infatti, tra manichini che simulano i cadaveri e tutte le frattaglie di cui li riempiamo per rendere verosimile l’autopsia. Frattaglie che, giornalmente, ci venivano fornite da un macellaio.
Ha notato qualche differenza tra il Rocco Schiavone della prima edizione e quello che appare nella seconda?
Schiavone è sempre il medesimo, di lui, del suo carattere, della sua personalità, non si cambia nulla. La novità è che lo vedremo insieme alla moglie quando era ancora viva.
Questo è un estratto dell’intervista che Massimo Reali ha rilasciato al nostro sito. L’attore ci ha anticipato anche i progetti futuri ai quali sta lavorando e nei quali è impegnato anche sui palcoscenici teatrali.
Per ascoltare tutte le dichiarazioni vi rimandiamo alla nostra intervista video.