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Nella puntata di sette giorni fa avevano assistito alla conversione di Saulo sulla strada di Damasco. Saulo aveva poi deciso di farsi chiamare Paolo e aveva voluto incontrare Pietro prima di cominciare a predicare in nome di Cristo.
Nel primo episodio vedremo proprio come Paolo sceglie di iniziare il suo percorso di predicazione proprio a Gerusalemme, ma questa sua decisione fa andare su tutte le furie Kaifa interpretato dall’attore Richard Coyle. Kaifa, però non riuscirà a far cambiare idea a Paolo che continuerà ad andare avanti e non rinuncia a recarsi a Gerusalemme.
Nel secondo episodio i telespettatori vedranno come Caifa ad un certo punto sarà costretto a fare delle concessioni ai discepoli.
Passiamo al terzo ed ultimo episodio che punta la propria attenzione soprattutto sulla decisione di Caligola che pretendeva una statua all’interno del tempio.
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Già nella scorsa puntata avevamo visto l’imperatore impuntarsi perché voleva a tutti i costi che una statua che lo raffigurava a grandezza intera forse posta nel tempio. Allora Caifa aveva mostrato molte perplessità ma non c’era stato nulla da fare e l’imperatore aveva imposto la propria decisione. Ma quando la statua viene materialmente portata dentro al tempio si scatenano moltissimi scontri e la situazione comincia a diventare molto ma molto difficile da gestire.
Abbiamo visto che sono stati narrati principali avvenimenti successivi alla crocifissione e alla morte di Gesù e per l’ultima puntata di questa sera vedremo anche come Giacomo il giusto nel frattempo avrà aiutato Pietro contro Caifa. Infine, nell’ultimo mini episodio, vedremo come zeloti ed etiopi congiureranno contro Roma.
La serie che stasera si conclude ha puntato i riflettori sulla più grande storia che fosse stata mai raccontata la Bibbia ed è stata prodotta per il network americano NBC.
Si è trattato di un vero e proprio adattamento televisivo in chiave un po’ holliwoodiana ispirato agli atti degli apostoli e soprattutto alle lettere di San Paolo.
Il dispendio economico della fiction è stato calcolato in ben 22 milioni di dollari ed è stata necessaria una troupe di 400 persone tra attori comparse e tecnici. Inoltre si è fatto ricorso ad un team di 47 esperti tra studiosi biblici consiglieri sceneggiatori e teologi.