La seconda stagione si compone di altri 4 tv movie, indipendenti l’uno dall’altro. I titoli sono: “Lettere dal passato“, “Delitto sul fiume“. “Era mia madre” e “La pallottola nel cuore“.
Come abbiamo visto nella prima serie Gigi Proietti è Bruno un giornalista alle prese con omicidi non risolti, i classici cold case che sono rimasti senza un colpevole per anni. All’improvviso basta uno spunto a farli ritornare di attualità. E Bruno si mette sulle tracce dei colpevoli per dare finalmente un nome ed un volto agli assassini. Sembra quasi che non solo gli omicidi irrisolti ma anche le condanne ingiuste, le vendette e gli amori proibiti sfociati nel sangue siano il pane quotidiano del vecchio cronista di uno dei principali giornali romani, Il Messaggero. Enzo De Caro ricopre il ruolo del chirurgo Stefano Bandini che ha salvato Bruno dalla morte. Infatti la serie prende spunto proprio dal fatto che il giornalista ha una pallottola “addormentata” nel petto. Ma nella seconda stagione questo sonno potrebbe bloccarsi e la pallottola potrebbe mettere in pericolo di nuovo la vita del giornalista.
Nella stagione precedente il personaggio di Proietti aveva avuto dei problemi anche con la sua vita personale e sentimentale. Infatti nella redazione del giornale in cui il giornalista lavora come caposervizio c’è anche la giovane Maddalena (Francesca Inaudi). Bruno (Gigi Proietti) scoprirà che è sua figlia proprio nel momento in cui la giovane donna sta vivendo un rapporto molto complicato con il suo partner Enrico a causa della continua invadenza dell’ex moglie.
Nel cast c’è anche Licia Maglietta nel ruolo di Paola, la madre di Maddalena. Bruno dovrà quindi districarsi tra faccende private e professionali. In questa sera inoltre il giornalista comincerà a riproporsi delle domande. Una fra tutte: chi gli ha sparato tanti anni prima? E per quale motivo?
Questa volta però Bruno è inflessibile vuole a tutti costi cercare di capire la verità sulla sua vita e quindi scoprire i motivi per i quali è stato colpito così brutalmente tanti anni fa. Anche la seconda serie è un racconto che è basato su una sequenza temporale: il passato che torna prepotentemente alla luce e influenza il presente. Anche Bruno dovrà trovare il coraggio di affrontare il suo presente e dare finalmente un senso e delle risposte alla sua vita. Quelle risposte che aveva cercato sempre di evitare nella prima stagione infatti era rimasta con qualche interrogativo ancora da risolvere.
La regia è di Luca Manfredi, la produzione è di Federico Scardamaglia con la sua compagnia Leone Cinematografica.