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“Ho parlato al lungo con il Dott. De Luca, per me era molto importante perchè volevo coglierne non tanto gli aspetti imitabili ma quelli inimitabili, cioè gli aspetti più profondi, le motivazioni, i sentimenti e le emozioni che hanno cavalcato questi personaggi legati a qualcosa di grande che è durato nel tempo e durerà ancora”, così esordisce Ettore Bassi quando cerca di raccontarci il suo personaggio e il modo in cui è riuscito a calarsi nei panni di De Luca.
Come abbiamo accennato Tonino De Luca è stato un collega del vicequestore ucciso dalla mafia, ma anche un amico, per questo un confronto è stato fondamentale anche per cercare di capire il carattere di Boris Giuliano e la sua quotidianità. Proprio su questo punto l’attore ha sottolineato: “Ho capito che gli eroi lo sono dal momento che portano qualcosa di grande nella semplicità. Loro avevano grandi motivazioni ma erano persone semplici, pratiche, logiche e questo penso sia un grande insegnamento perchè fa capire alle persone che per fare grandi cose non bisogna vestirsi da supereroi”.
Ettore Bassi sottolinea anche l’importanza di far conoscere queste storie ai giovani di oggi che di quel periodo sanno pochissimo. Ricordiamo infatti che proprio le indagini del vicequestore Capo sono state alla base della successiva istruttoria di Falcone e Borsellino che ha portato poi al Maxi processo di Palermo. Il cinema, la televisione e la letteratura hanno in questo caso un ruolo fondamentale nel far conoscere il lavoro di persone che hanno donato la vita per la giustizia.
Per conoscere i particolari vi lasciamo alla nostra intervista.