Adriano Giannini ci racconta il suo personaggio: “La grande idea di Giuliano è stata quella di perdersi nella palermo, scendere dalla volante e conoscere la città, questo però implicava tante ore di lavoro e poca presenza in casa anche se da quello che ho capito è stato sempre un padre e un compagno presente e attento”.
Continua l’attore: “Credo di aver avuto le informazioni più importanti di questo personaggio attraverso la conoscenza degli amici, degli uomini della squadra che sono stati con lui fino all’ultimo giorno e dei famigliari..dai loro occhi e il loro entusiasmo nel parlare di lui credo di aver intuito qualcosa in più“.
Durante la conferenza stampa, l’attore ha ricordato un particolare: sul set, il primo giorno, erano presenti degli uomini anziani che lo osservavano attentamente, solo nella pausa si sono avvicinati e Giannini ha scoperto che si trattava degli uomini di Boris Giuliano che con il vicequestore avevano combattuto contro la mafia accompagnandolo nei momenti più difficili.
Giannini ricorda l’importanza culturale del far conoscere queste storie che secondo l’attore dovrebbero essere fatte vedere anche nelle scuole perchè si tratta di personaggi da far conoscere soprattutto in un periodo in cui di illegalità si sente parlare continuamente.
Questo e molto altro lo trovate nella nostra intervista.