La fantascientifica società raccontata da Philip K. Dick arriva sullo schermo con una serie che si differenzia dalla pellicola del 2002, interpretata da Tom Cruise e diretta da Steven Spielberg. Infatti la serie televisiva è un vero e proprio sequel di quanto è stato raccontato nella pellicola cinematografica. L’ispirazione è chiara fin dal titolo. Infatti Minority Report prima che alla pellicola si rifà all’omonimo libro di Philip K. Dick.
La storia di Minority Report – la serie è ambientata nel 2065. Siamo cioè 10 anni dopo la chiusura della unità investigativa chiamata Precrimine che ha portato alla liberazione dei Precognitivi, ovvero i tre fratelli dotati della capacità di prevedere con largo anticipo tutti i reati che saranno commessi in futuro. Dash (interpretato da Stark Sands, attore molto promettente oltreoceano), è uno dei tre precognitivi. Il giovane è letteralmente tormentato dalle continue visioni di un futuro molto angosciante. E allora decide di mettere questa propria capacità precognitiva al servizio della società. Incontra la detective Lara Vega (Megan Good) una giovane professionista che ha alle spalle un passato molto tormentato. Lara Vega riuscirà a capire le motivazioni di Dash e cercherà di utilizzare questa sua straordinaria capacità a fin di bene.
Comunque Dash è riuscito finalmente nel primo obiettivo della sua vita: dare un senso questa sua capacità precognitiva. Ma il giovane ha anche un’altra missione da compiere: trovare il fratello gemello Arthur (Nick Zano) scomparso misteriosamente senza lasciare nessuna traccia e nessun indizio che ne facesse individuare la presenza.
L’altro precognitivo è l’ultima gemella di Dash e Arthur ovvero Agatha. Anche lei offre il suo aiuto a Dash nonostante le sue visioni siano ancora più violente e terribili di quelle del fratello. {module Pubblicità dentro articolo 2}
La serie è naturalmente all’insegna della fantascienza di Philip K. Dick. Ed è andata in onda già nel 2015 oltreoceano.
Uscita nel 2002 la pellicola cinematografica ottenne un grande successo soprattutto per quanto riguarda gli effetti speciali. Tra questi ad esempio i veicoli a propulsione magnetica che vengono utilizzati lungo le strade. Inoltre i rumori sono stati creati dalla registrazione delle vibrazioni all’interno di una lavatrice.
Una curiosità: tre mesi prima di cominciare le riprese il regista Steven Spielberg chiese ad un gruppo di futurologi di immaginare un 2054 credibile per la realizzazione del film. Nell’equipe di esperti c’erano persino ricercatori del MIT ed esperti di realtà virtuale. Sono stati proprio i ricercatori del MIT a progettare un algoritmo che rende possibile nella realtà alcuni aspetti degli scenari narrati in Minority Report.