La sua caratteristica nella serie Legends è riuscire ad interpretare un personaggio che è una “leggenda“. Infatti nell’ambiente in cui lavora, Martin Odum è considerato una vera e propria eccellenza nel settore delle investigazioni. È il migliore in assoluto nel suo campo, ma la sua dedizione al lavoro e la sua grande capacità professionale, hanno degli effetti molto negativi sia sulla sua vita privata che addirittura sulla sua psicologia.
Martin Odum, come abbiamo visto nella prima stagione, è riuscito a districare i casi più complicati e difficili e si è sempre calato nei personaggi che sotto copertura doveva rappresentare con grandissima credibilità. Tutto questo ad un certo punto ha creato uno squilibrio nel suo cervello: le varie personalità interpretate gli hanno creato confusione. Ma tutto questo ha avuto ripercussioni soltanto nel suo privato e non nel campo del lavoro. {module Pubblicità dentro articolo 2}
Questa seconda stagione che sta per iniziare è stata completamente rivoluzionata rispetto alla prima. Contiene molte novità e delle vere e proprie invenzioni nuove che ne fanno un prodotto assolutamente differente e di grande presa sui telespettatori appassionati del genere crime.
Infatti la storia viaggia su due linee temporali differenti: la prima è ambientata ai nostri giorni e qui Martin Odum è addirittura ricercato dall’FBI che lo accusa di un reato mai commesso. La seconda linea temporale invece è ambientata in un’epoca passata. In particolare si racconta quanto è successo 15 anni fa. E questo squarcio sul passato è indispensabile per capire la psicologia del protagonista e come sia mutata la sua esistenza nel corso degli anni.
Questa seconda stagione di Legends è stata ideata dagli stessi produttori “24” e di “Homeland“ ed il progetto è composto da 10 episodi così come la prima stagione.
Nonostante il cambiamento totale nella scrittura e nella sceneggiatura, nel cast della serie accanto Sean Bean ci sarà ancora Morris Chestnut (Tony Rice, protagonista di “Rosewood“) anche se avrà un ruolo minore rispetto alla precedente stagione. Nella serie Chestnut sarà accompagnato da Kelly Overton (Nina Brenner, già vista in “True Blood“ e “Unforgettable“).
L’azione di tutto il secondo ciclo si svolge tra la California e l’Europa. Le riprese sono state realizzate in Europa nelle città di Londra, Parigi e Praga. Questo è servito agli sceneggiatori per raccontare la linea temporale di 15 anni prima. In questo squarcio sul passato si sono puntati riflettori su un giovanissimo Martin e sugli anni dei suoi studi che si sono svolti soprattutto in Gran Bretagna. {module Pubblicità dentro articolo 2}
E adesso vi sveliamo una piccola curiosità: ogni episodio avrà un titolo particolare, ovvero la “leggenda”, cioè i personaggi interpretati da Sean Bean.
Da sottolineare anche che Sean Bean, nel suo lungo percorso professionale, ha avuto la strana peculiarità di morire quasi sempre nei film e nelle serie che interpreta. Un esempio su tutti ne è “Il Trono di Spade“.
Proprio per questa caratteristica nel corso delle riprese di Legends sui social era comparso l’hashtag #dontkillseanbean.
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