Siamo quasi alla fine di questo prodotto portoghese e se, all’inizio, questa soap opera non eraconsiderata un granchè – le critiche fioccarono a dismisura e molti la considerarono una telenovela di quart’ordine trasmessa da una rete privata regionale, anziché che da Raiuno, la rete ammiraglia dell’azienda, oggi sta suscitando sempre più interesse da parte del pubblico. Si sa, ribadiamo, quando viene messo in onda un nuovo prodotto, varietà, fiction, programma di attualità che sia, il pubblico non è mai entusiasta di ciò che sta vedendo; poi pian piano si abitua e, specie per le fiction e le soap opera, entra nella storia, comincia a conoscere i personaggi e tutto cambia.
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E’ quello che è successo per Legàmi, il cui titolo originale è Lacos de sangue: una coproduzione tra la portoghese SIC e la brasiliana Tv Globo, portata in Italia dalla Valter Casini Edizioni. La regia è firmata da Bruno José e Patricia Sequeira. Protagoniste le modelle e attrici Diana Chaves (nel ruolo di Ines) e Joana Santos (nel ruolo di Marta/Diana), affiancate da Diogo Morgado (nella parte di Joao), noto per la sua recente interpretazione di Gesù nella miniserie americana La Bibbia.
La trama è delle più semplici e scontate: siamo nel 1984. Una ricca famiglia, composta da due sorelle (Ines e Marta), un padre (Joaquim), una madre (Eunice, in attesa del terzo figlio, Tiago), decide di trascorrere il pomeriggio sulle rive di un fiume nel nord del Portogallo. Le bambine, Ines e Marta, giocando, iniziano a litigare per una bambola e finiscono nel fiume. Il padre, richiamato dalle loro urla, si butta in acqua, ma riesce a salvare solo Ines e muore mentre cerca di trarre in salvo anche Marta, che sparisce. E loro la credono morta, affogata al largo. Passate alcune ore, nel frattempo, lì nei pressi dove è accaduta la tragedia, si trova a passare in macchina una coppia, Graciete e Antonio, che da poco hanno perso la loro bambina, Diana.
La coppia trova sulla strada stordita, sporca, smarrita, ferita, Marta, creduta morta dalla mamma e da Ines. Decidono, così, di salvarla, prendendosi cura di lei e, invece di portarla alla polizia, la portano a Lisbona. Marta per loro diventerà Diana, assumendo il nome della loro figlioletta morta.
Passano gli anni e dopo quel flash del 1984, eccoci proiettati nel 2010. Nel frattempo Eunice e Ines sono diventate proprietarie di un ristorante, sono donne facoltose, il terzo figlio è nato, ha quasi vent’anni, e conducono una vita agiata.
Anche Marta/Diana è cresciuta, allevata come se fosse proprio la loro figlia da Graciete e Antonio: la mamma adottiva ha un banco di fiori al mercato e Antonio fa l’autista, ma non navigano certo nell’oro, anzi al contrario sono poveri e fanno tanti sacrifici per loro e per la bambina.
Casualmente una sera Diana scopre le sue vere origini, sentendo parlare i suoi genitori adottivi. Lei che è stata sempre un’insofferente, come se avesse il diavolo in corpo e avrebbe voluto una vita diversa, ora si vuole vendicare di tutte quelle persone che, secondo lei l’hanno abbandonata, senza cercarla, a cominciare dalla vera mamma e da sua sorella. Da allora, tra minacce, uccisioni, vendette con l’aiuto di sicari pronti a mettersi al suo servizio, commetterà nefandezze indicibili: farà rapire sua sorella, cercherà di rubarle il fidanzato, farà fallire l’azienda della famiglia di Joao, insomma si comporterà da vera donna diabolica, pronta a riprendersi tutto ciò che ha perso, fino alla puntata di ieri sabato 20 agosto. Chi segue la soap opera conoscerà l’intera trama e i personaggi che la compongono, anche perchè Rai 1 ne aveva acquistato, nel novembre 2014 altre 130 puntate.
Detto ciò, come dicevamo, Legàmi, da alcuni mesi in onda su Raiuno tutti i pomeriggi, dal lunedì al sabato dalle 15.30 alle 16.30 e la domenica dalle 17 alle 18.45, in fascia protetta, sta galvanizzando sempre più il pubblico che ama questo genere di soap. Sconvolgente la fine della puntata di ieri. Eunice, dopo essere stata a trovare Graciete e Antonio e averli perdonati definitivamente per il gesto compiuto vent’anni prima, va al cimitero per fare visita a suo marito Joaquim. Diana la segue e, approfittando della distrazione della guardia del corpo di Eunice, assunta proprio perché la donna era stata minacciata dalla figlia che più volte aveva tentato di ucciderla, spara alla mamma in fronte. Poi, sprezzante e compiaciuta del gesto che ha fatto, finalmente vendicata, getta un mazzo di fiori su di lei. Avrà ucciso Eunice? La puntata finisce così.
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E nella puntata di oggi cosa succede? La guardia del corpo – ormai Diana si è dileguata – vedendo del sangue sulla fronte di Eunice chiama subito l’ambulanza e avverte immediatamente Ines. La giovane donna si reca all’ospedale dove i dottori le dicono che la madre è in coma irreversibile. La donna deciderà di far spegnere le macchine che tengono in vita la madre. Intanto la perfida Diana fa sapere, tramite il suo avvocato, che intende prendersi la parte dell’eredità che le spetta. Infine Diana chiede alla sua amica Catarina (lei crede che Diana le sia amica) di dire alla polizia che erano insieme quando è stata uccisa sua madre. Ma la ragazza non vuole mentire e Diana, a questo punto, si mostra per quel che è, un’assassina, mettendole le mani al collo, minacciandola.
Una perfidia e una cattiveria senza limiti, sono le componenti di Diana, che non si ferma davanti a niente, anzi s’incattivisce sempre più.
Ci chiediamo: ma quanto fa bene al pubblico vedere una soap opera del genere, così intrisa di cattiveria? Di questi tempi, poi, la famiglia è al centro dell’attenzione con femminicidi, bambini sui quali vengono compiute azioni orribili: proporre un programma del genere in fascia oraria protetta è un vero azzardo. C’è da sottolineare che la soap ha un buon riscontro di pubblico: ed è questo il motivo per il quale viene tenuta in video.