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L’episodio si apre con il gioielliere che riconosce in una foto l’uomo a cui ha venduto il ciondolo di Lea: si tratta di Marco Berti, l’istruttore di guida. Nella tuta da pilota della ragazza viene trovata una chiavetta usb: al suo interno ci sono delle foto, alcune delle quali mostrano la relazione tra la ragazza e l’uomo. Tutti gli elementi sembrano essere contro di lui.
Tra Julien e Florence, i genitori di Lea, qualcosa si è rovinato, con l’uomo che sembra nascondere qualche cosa. Arrivato in commissariato ruba il fascicolo d’indagine; così scopre la gravidanza della figlia. La prima svolta alla puntata e della storia: Isabel, la moglie di Marco sapeva tutto e ha incontrato la diciassettenne il giorno della sua scomparsa, questa le aveva svelato di aspettare un figlio dal marito.
Jean, sfogandosi con il fratello, svela che l’arma del delitto è stata un mattone. Peccato che la Polizia non abbia mai svelato questo dettaglio; così Julien si insospettisce. Dopo la visita del padre della vittima, il commissario Molina, allarga lo spettro dell’indagine: incontrando Elodie, la compagna di Nicholas, trova un bigliettino importante. Infatti il poliziotto è convinto che il suicidio con confessione, è stata tutta una messa in scena.
Secondo punto di svolta: sul bigliettino c’è la calligrafia di Jean, che viene arrestato nel ristorante di famiglia. Torchiato sotto interrogatorio l’uomo confessa l’omicidio: aveva trovato la ragazza per strada, fatta di coca e furiosa perché aveva scoperto la relazione tra la cucina Chris e il compagno. Così per farla stare zitta l’ha colpita uccidendola accidentalmente.
Svelato anche il mistero della scomparsa della prostituta Jenny, di cui lui era tradizionale cliente. La donna lo ricattava perché aveva visto che sotterrava la nipote e l’aveva aiutato fingendosi Lea in una telefonata. Altra vittima e altra spiegazione. Nicholas, aveva visto insieme Jenny e Jean. Una sera era entrato ubriaco in ristorante per dire la cosa a Julien, ma il fratello l’aveva convinto ad incontrarlo la sera e lì ha messo in scena il suicidio-confessione.
Durante un colloquio in carcere con Chris, Jean, le ordina di non andare più a trovarlo in carcere e le chiede di mettersi alle spalle tutta la vicenda. La ragazza viene accolta nella famiglia degli zii, nonostante la poca convinzione e dello zio. Intanto anche il commissario Molina e la fida aiutante Camille Guérin, di fronte ad una paella fumante, iniziano a dubitare della versione di Jean.
Gli orecchini indossati dalla piccola Zoe sono la chiave della storia. Florence ricostruisce la vicenda attraverso più flash back e corre a casa. Chris sentitasi con le spalle al muro, cerca di scappare, in arrivo però c’è la Polizia, che involontariamente la investe. In ospedale, la ragazza, intubata dice alla zia: “mamma Chris mi ha fatto male“.
Nella scena finale vediamo come le due giovani avessero litigato, per il ragazzo in comune e la discussione è degenerata in modo involontario. Chris in difficoltà ha chiamato il padre che ha organizzato tutto il depistaggio e tutti gli altri omicidi. Nell’interrogatorio scopriamo anche che era stato Jean a causare la morte della moglie a causa di un colpo di sonno.
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Scoperta la verità nella famiglia Morel torna il sereno.
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