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La seconda stagione di Suburra è sicuramente al livello della prima e, anzi, la supera.
I protagonisti, emancipati dalle famiglie, sono ancora più determinati a prendere il potere, in particolare Spadino (Giacomo Ferrara), è pronto a rinunciare ad ogni cosa pur di essere il capo della sua famiglia. Accanto a lui troviamo l’ultimo degli Adami, Aureliano (Alessandro Borghi) in questa stagione mostra una sensibilità commovente e un forte attaccamento alle persone che ha ancora accanto (Romolo, Lele e Spadino, Nadia). A rimanere fuori dall’aspirazione al comando è Gabriele (Eduardo Valdarnini) . Lele non riuscendo più a sopportare il peso di questa vita fatta di crimine e violenza, decide di mettere fine alla sua sofferenza, rivelando la fragilità di chi, come lui, è rimasto incastrato in un mondo che non gli appartiene.
È fondamentale sottolineare il ruolo decisivo delle donne all’interno di questa stagione : Sara Monaschi (Claudia Gerini) coraggiosa e audace, è sempre pronta a scendere in campo e a schierarsi; Nadia Gravoni (Federica Sabatini) è decisa a prendere le redini della famiglia, non è spaventata all’idea di non avere più le spalle coperte dal padre, ma anzi è ancora più motivata a guadagnarsi una posizione autorevole tra i capi famiglia di Ostia ed infine Angelica Sale (Carlotta Antonelli) al fianco di Spadino, è pronta a tutto pur di diventare la regina.
Il punto di forza di questa stagione è, in definitiva, il carattere ben definito dei personaggi, tutti loro subiscono un’ evoluzione nel corso degli episodi, capiscono quali sono le loro priorità e fanno una scelta fatidica per la loro vita. Spadino sceglie di rinunciare all’amore per il comando sugli zingari; Cinaglia ormai è tutt’altro che un politico e decide di lasciare la moglie, consapevole della vita che ha scelto; Adriano è sopraffatto dal desiderio di vendetta e da ora non sarà più solo un cronista sportivo perché è lui ad aver deciso di allearsi a due dei maggiori criminali di Roma e ancora Cristiana, stanca di non essere ripagata da una vita onesta, vuole passare al lato oscuro.
La culla | il quinto episodio
Samurai ha bisogno di un nuovo alleato a sinistra e prova a convincere l’ex moglie di Cinaglia, Gabriella (Lucia Mascino) ma ha bisogno del silenzio di qualcun altro, il Cardinale Giunti, che però non rispetterà il volere di Samurai e ne pagherà le conseguenze.
Cristiana tradirà la fiducia di Mara, testimoniando il falso per aiutare Lele; mentre Aureliano diventerà spietato per farsi rispettare dalle famiglie di Ostia.
Il protagonista assoluto della puntata è però Spadino, emozionato a sentire il battito del futuro figlio e pronto ad annunciare il lieto evento a tutta la famiglia. In questa puntata mostra il suo lato più sensibile e umano e per la prima volta vediamo lo “zingaro” e Aureliano condividere un momento di semplice amicizia: la scelta della culla del futuro erede.
È guerra |il sesto episodio
Adelaide Anacleti, dopo il tradimento delle famiglie di Ostia, vuole la guerra. Spadino, contrario alla decisione della madre, avverte Aureliano e insieme decidono di cogliere l’occasione per dare voce a Cinaglia, che potrà sfruttare la notizia per la sua campagna elettorale. Se non che Samurai grazie a una soffiata scopre le intenzioni dei tre e contatta Gabriella, sarà lei ad avvertire la polizia e a distruggere il piano di Aureliano. Durante la sparatoria Romolo, figura di riferimento per Aureliano, morirà, lasciando un figlio pieno di rancore e pronto alla vendetta.
Nella stessa notte Lele, accecato dalla rabbia, ucciderà Mara.
Santi Pietro e Paolo | il settimo episodio
Cinaglia dopo il fallimento della sparatoria, rafforza il suo piano sanguinario, l’obbiettivo è uccidere la Contessa simulando uno scippo. Aureliano compie il gesto, ma viene sorpreso da Alice, la moglie di Cinaglia, e dimentica di portare via la borsa e i gioielli. La stampa divulga la notizia di un malore, così il politico si trova nuovamente in difficoltà e avrà bisogno dell’aiuto della moglie.
Intanto Samurai regola i conti con Lele, ma il ragazzo, nonostante venga massacrato, non parla e grazie all’aiuto di Cinaglia riesce a liberarsi e ad andare da Cristiana, alla quale testimonia tutto quello che sta succedendo a Roma. Nel frattempo Spadino, grazie all’aiuto di Angelica, diventa finalmente il capo degli zingari e stringe un patto con Aureliano per dividere lo spaccio su Ostia.
Dimmi la verità | l’ultimo episodio
L’elezione del nuovo sindaco è alle porte. Samurai scopre che la morte della Contessa non è stato un incidente e fa in modo che la denuncia della moglie di Cinaglia non arrivi alla stampa, il tempo è poco e Samurai convince il politico a tornare con lui, facendo uscire la notizia tramite Adriano e assicurando la vittoria alla destra.
Lele ha testimoniato, ma Cristiana non vuole fare più parte della “brava gente” e lo minaccia per farsi presentare a Samurai, ma Lele non vuole, lui sa che da quel mondo non si può scappare, se non con la morte.
Una volta lasciata Cristiana in mezzo a una strada, Lele incontra i suoi unici amici, Spadino e Aureliano, ma nonostante l’affetto che lo lega a loro, lui è diverso e decide di porre fine alla sua vita. Ancora sconvolti i due si separano per affrontare i loro sentimenti: Aureliano si rifugia tra le braccia di Nadia, mentre Spadino dovrà uccidere l’uomo che ama, pur di mantenere il comando sulla sua famiglia.
Il gioco di Cinaglia è riuscito a portare la destra alla vittoria.
A Roma è arrivato il momento di mischiare le carte: Cinaglia e Sara consacrano con un bacio la loro alleanza con Samurai, mentre Aureliano e Spadino si coalizzano con Adriano. Ma il gran finale deve ancora arrivare, a chiudere la puntata è il risveglio di Manfredi, pronto a tornare in gioco.
Tra la formazione di nuovi schieramenti, Manfredi che riapre gli occhi e Cristiana che sparisce dopo aver preso l’arma con cui Lele si è sparato sembra evidente che ci sarà una terza stagione, ancora più meschina e cruenta. Ma per ora resta solo un’ipotesi, non sappiamo ancora quanto dovremmo aspettare per delle notizie ufficiali.